Emmy Awards 2021: l’incoronazione di Netflix

La 73esima edizione degli Emmy Awards ha celebrato a Los Angeles la notte della televisione americana. A trionfare sulle stelle e strisce però è “The Crown”

I cosiddetti “Oscar della televisione” riportano le star dello showbiz USA a riunirsi, questa volta in presenza, per premiare le serie televisive più amate del 2021. La cerimonia che l’anno scorso aveva visto festeggiare la bellissima Zendaya in diretta da casa sua, quest’anno riporta il glamour e la moda sul tappeto rosso. Gli invitati, un numero ristretto di attori, seduti sui pochi tavolini della sala di Downtown Los Angeles hanno potuto applaudire i premiati ed emozionarsi in diretta per i discorsi di ringraziamento. 

Primo vincitore fra tutti degli Emmy Awards è sicuramente la piattaforma americana Netflix, che ha visto due delle sue serie più amate, “The Crown” e “La regina degli scacchi”, trionfare con 11 premi a testa. Segue Apple TV, che l’anno scorso aveva vinto con Jennifer Aniston, premiata per la sua performance in “The Morning Show”, e che quest’anno festeggia il premio come migliore serie comica consegnato al cast di “Ted Lasso”. 

The Crown

Potranno anche essere i premi della televisione america, ma quest’anno gli Emmy cantavano “God save the Queen”. E l’incoronazione della regina è stata in diretta con la premiazione di Olivia Colman, l’algida Elisabetta II nella terza e quarta stagione della serie, finalmente Miglior attrice protagonista dopo la mancata vittoria nel 2020.

Seguono Tobias Menzies e Josh O’Connor, gli amati principi della regina, premiati rispettivamente Miglior attore non protagonista e Miglior attore per una serie drammatica. Anche l’impressionante trasformazione di Gillian Anderson in Margaret Thatcher non è riuscita a passare inosservata, conquistando una statuetta da mettere insieme al Golden Globe conquistato a febbraio. 

È chi sta dietro l’obiettivo che però merita il plauso più grande. La brillante sceneggiatura di Peter Morgan e la regia di Jessica Hobbs vincono per aver lavorato duramente a quattro stagioni brillanti. Premiato anche Robert Sterne per il miglior casting. E come dissentire. 

Le miniserie

La Rose di Titanic vive in un paesino americano ed è diventata Mare Sheehan, la detective ostinata dal passato difficile e oscuro. “Omicidio a Easttown” è la miniserie evento del 2021 che vede Kate Winslet premiata come Miglior attrice protagonista insieme a Evan Peters, miglior attore non protagonista, che durante i ringraziamenti ha omaggiato la collega “Solo perché sei tu, Kate Winslet”: iconica, unica e preziosa. Anche Julianne Nicholson, che nella miniserie interpreta la migliore amica di Mare, ha vinto una statuetta come Miglior attrice non protagonista

Netflix si aggiudica due statuette anche nella categoria miniserie. “La regina degli scacchi” si aggiudica il premio come miniserie dell’anno, mentre Ewan McGregor è il miglior attore protagonista per la sua performance nella miniserie “Halston”, dedicata allo stilista americano. RuPaul conquista l’undicesimo di una lunga serie di Emmy Awards per il suo reality show “RuPaul’s Drag Race”. 

Comicità e sceneggiature

Ted Lasso” conquista il pubblico americano con la sua comicità. La storia dell’allenatore americano di football che finisce ad allenare una squadra in Premier League si aggiudica quattro statuette. Migliore attore protagonista per Jason Sudeikis, che nel suo “acceptance speech” ringrazia tutto il cast: “Siete voi che mi rendete grande”. Brett Goldstein premiato miglior attore non protagonista insieme all’attrice Hannah Waddingham per il suo ruolo di Rebecca Welton, la proprietaria dell’AFC Richmond.

Anche la sceneggiatura ha visto molte delle sue stelle premiate nella notte Losangelina. Michaela Cole, dopo le varie polemiche, è stata finalmente insignita del meritatissimo premio per la serie rivoluzionaria e toccante “I May Destroy You”, mentre Paul W. Downs e Jen Statsky hanno ricevuto la statuetta per il copione di “Hacks”, una serie su una sceneggiatrice la cui carriera viene rovinata da una serie di tweet discutibili. 

di Annastella Versace

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