Eddington, l’America secondo Ari Aster

Un western psicologico che mostra il volto fragile e oscuro dell’America contemporanea.

a cura della Redazione

Un viaggio nell’America profonda, sospesa tra paura, politica e disillusione. Eddington, il nuovo film di Ari Aster con Joaquin Phoenix, Pedro Pascal ed Emma Stone, arriva nelle sale italiane il 17 ottobre 2025, distribuito da I Wonder Pictures. Un racconto di tensione e ambiguità, dove la pandemia diventa specchio delle ossessioni collettive e del fragile equilibrio umano, trasformando una cittadina del New Mexico in un campo di battaglia morale e personale.

Pandemia e tensione nel cuore del New Mexico

Siamo nel maggio 2020, nel pieno della crisi globale. A Eddington, una piccola cittadina del deserto, lo sceriffo Joe Cross (Joaquin Phoenix) vive con la moglie Louise (Emma Stone) e la suocera Dawn (Deidre O’Connell), complottista convinta. Quando lo Stato impone l’obbligo di mascherina, Joe si ribella, convinto che il virus non sia mai arrivato in città. È l’inizio di un conflitto che divide la comunità e scoperchia tensioni latenti, portando alla luce fragilità personali e contraddizioni sociali.

Lo scontro politico e personale tra Joe e Garcia

Il rivale di Joe è il sindaco Ted Garcia (Pedro Pascal), ex amante di Louise e figura di potere con idee opposte. Il loro confronto, nato come divergenza politica, si trasforma presto in una guerra d’orgoglio e vendetta. Joe decide di candidarsi a sindaco, facendo della libertà individuale la sua bandiera. Ma dietro quella ribellione si nascondono rancori privati e una profonda crisi d’identità. Aster costruisce un dramma dove la politica diventa specchio delle paure più intime.

Una comunità allo specchio tra social, complotti e verità distorte

In un contesto dominato dai social media, le dirette e i post virali diventano armi di propaganda e distruzione. I giovani di Eddington imitano i movimenti di protesta nazionali, ma lo fanno per rabbia e frustrazione. La cittadina si divide, la realtà si deforma e il confine tra verità e paranoia si assottiglia fino a scomparire. Ogni personaggio diventa simbolo di un’America ferita e frammentata, incapace di distinguere giustizia e ossessione.

Ari Aster firma un nuovo capolavoro del disincanto

Con Eddington, Ari Aster lascia i confini dell’horror tradizionale per esplorare un territorio più sottile e inquietante: quello dell’animo umano. Il regista costruisce un western psicologico che riflette su potere, isolamento e perdita di controllo. La tensione cresce fino a un epilogo violento e inevitabile, che scuote lo spettatore e trasforma la provincia americana in una metafora della nostra contemporaneità.

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