Raoul Bova e Chiara Francini in “Due”: ci sposiamo o no?

Dopo il debutto a febbraio dello scorso anno e reduce dal grande successo che ha riscosso il tutto esaurito nella passata stagione, Dueapproda anche al Teatro Manzoni di Milano. Prodotta da Michele Gentile e diretta da Luca Miniero (primo esordio teatrale dopo le produzioni cinematografiche degli ultimi tempi), la commedia resterà in tournée fino ad aprile 2018 toccando numerose città.

“Due è il numero perfetto”, recita una battuta dello spettacolo, e infatti sono proprio due i protagonisti unici sulla scena: una frizzante ed azzeccatissima Chiara Francini e un Raoul Bova  al suo grande ritorno in teatro dopo oltre 20 anni di cinema e televisione. Interpretano Marco e Paola, una coppia alla soglia del matrimonio, momento molto delicato che instilla loro tutta una serie di dubbi, ansie e paure, portandoli ad interrogarsi sulla diversa visione della vita che emerge prepotentemente fra uomo e donna.

I fidanzati si fronteggiano sulla scena di una stanza vuota disseminata dei pezzi del letto che, durante tutto lo spettacolo, Marco tenta strenuamente di montare per la loro nuova casa. Nello stesso tempo però, i pezzi da mettere insieme sono anche quelli delle loro vite, i conti da tirare prima del grande passo. Entrambi si lasceranno trascinare da evocazioni e sogni, con salti nel tempo in scenari immaginari di un futuro che non sembra poi così perfetto.

Amanti, figli, genitori, amici, cani e gatti animano i loro discorsi e turbano la loro serenità. Intanto tutt’intorno compaiono cartonati che stanno fisicamente a rappresentare le sagome delle persone – o meglio, delle paure – evocate dai loro dialoghi. Immagini stilizzate della vita di coppia, a dimostrare che, a discapito del titolo e delle filosofie di Marco, non si è mai soltanto in due, ma molti di più.

di Gaia Lamperti

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