Ultimo e il suo nuovo album SOLO: un viaggio introspettivo

Il cantautore romano torna a cantare e ci prende per mano, dal dolore alla rinascita, in un viaggio per chi ha il coraggio di leggersi dentro

Sto lavorando al mio nuovo disco puramente per un’esigenza personale. Lo sto facendo perché ho bisogno di farvi sentire come ho vissuto in questi anni. Perché ho scavato dentro me in questo periodo assurdo, dove tutti noi ci siamo sentiti più soli…dove tutti, chi più chi meno, abbiamo fatto i conti con le nostre emozioni. Non sto ragionando troppo sulla forma o sulle strategie di lancio, perché penso che l’importante sia emozionare con le canzoni, il resto è contorno. Penso che una canzone sappia fare il suo mestiere senza dovergli spiegare nulla”.

Ultimo, il poeta dei nostri giorni, aveva anticipato così l’uscita del suo nuovo album: attraverso un post su Instagram. Dopo mesi di attesa, finalmente SOLO è live. Il titolo è il riassunto delle 17 canzoni che rappresentano un viaggio introspettivo, frutto di una pandemia vissuta a pieno. Nicolò ha trovato il coraggio di mostrarsi vulnerabile, esponendo emozioni ancora tabù per molti: isolamento, solitudine, frustrazione, rabbia, angoscia. 

Un atto d’amore e audacia

Ciò che il cantautore ha fatto è stato un atto d’amore e audacia, raccontando ciò che – chi più, chi meno – ha toccato con mano in questi ultimi due anni. È facile empatizzare col suo dolore, riconoscersi e ritrovarsi, per poi uscirne insieme, traccia dopo traccia. 

Io sono le mie canzoni” è il suo grido di verità, l’ammissione di una difficoltà, quella di esprimersi in altre maniere. E così, ascoltando queste parole così crude e trasparenti, non solo conosciamo Ultimo, ma incontriamo anche noi stessi. Finiamo così per sentirci una cosa sola e, fondendo le sensazioni, ci salviamo insieme

Ed è qui che apprezziamo questo capolavoro: a posteriori, ascoltando l’album tutto d’un fiato, dall’inizio alla fine. Quando comprendiamo il percorso interiore che ci ha permesso di fare, realizziamo l’intimità della vicinanza con lui. Sembra quasi di averlo vicino, di capirci e parlarci. E sentirsi entrambi “Supereroi”.

La meraviglia è capire che “Tutto è un gioco, vince chi sorride”, che siamo tutti un po’ Greta, lasciandoci cullare dalla dolcezza di Ultimo che ci prende per mano e ci canta “Vola insieme a me”.

di Cristiana Storelli

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