Luciano Ligabue ha ripercorso la sua esistenza in “Una storia”, un titolo tutto Mondadori

Con le parole e le emozioni racchiuse nel suo ultimo libro, Luciano Ligabue vuole trasmetterci l’insegnamento di essere grati alla vita che viviamo

di Angelica Pria

“Una Storia”, dalle gioie e i dolori del passato all’esistenza presente

“Ogni volta che mi fa il bagno, mia madre poggia la punta del dito sulla cicatrice e l’accarezza. «Questo sfregio crescerà con te. Diventerà grande insieme a te. E lo troverai sempre lì a ricordarti una cosa: puoi anche faticare a nascere, o prenderti la peritonite quando ancora non sai camminare, ma ce la fai, capito? Tu ce la fai. Te lo dice la Rina».”

Così si apre “Una Storia”, un titolo tutto Mondadori e prima di tutto un’autobiografia di uno degli artisti italiani più conosciuti e acclamati di sempre. Una storia, che, alla fine è la storia di tutti noi. La storia di Luciano Ligabue, il suo percorso, le sue gioie e i suoi dolori, i suoi dubbi e le sue incertezze. Una Storia è tutto ciò che caratterizza la vita di un essere umano; è la storia di ognuno di noi. 

Pagine piene di vita

In libreria dal 3 Maggio, l’autobiografia di Ligabue viene annunciata dall’autore proprio sui social. 480 pagine piene di vita in cui il Liga descrive la storia della sua vita, donandole caratteristiche totalmente romanzesche. Da artista qual è ne delinea luoghi, persone, avvenimenti in maniera fluida e spontanea, solo come un vero romanziere potrebbe fare. 

Cosa propone il libro

Dopo numerosi capolavori, Luciano Ligabue sforna il suo settimo libro; la sua autobiografia. “Nessun libro può contenere la vita di qualcuno. Ma i ricordi che contano sì. Con quelli ci si può provare”. Così esordisce Liga nella sua opera maestra “Una Storia.” Una storia, che non è solo il racconto della vita di uno dei più rinomati artisti italiani, ma anche la trasposizione di una Italia dagli anni 60’ in avanti. Il fascino di un’esistenza semplice e pura, che sa di vita. “Il sudore, dopo le corse nei fossi e l’odore di terra. I bagni nei canali e le fitte al cervello dopo un morso al ghiacciolo”.

Alcune parole dell’artista  

“L’esperienza dello scrivere questo libro é stata significativa per me. In particolare, lo é stata la consapevolezza di quanto io sia sempre stato riconoscente per la vita che stavo vivendo, anche nei momenti in cui meno sembrava piacermi”. “Scrivere questo libro ha voluto significare stare per due anni sui miei ricordi, quindi non solo accettarli con tutto ciò che portavano, ma proprio riuscire a farne tesoro”. “Sicuramente ho deciso di scrivere perché sono stato troppo tempo lontano da un palco”. Con queste parole il rocker, risponde alla domanda sul perché gli sia venuta l’idea di “scrivere la sua storia.”

Focus su Luciano Ligabue

Al di là di qualche inconveniente di salute, Luciano Ligabue ha vissuto negli anni ‘60 un’infanzia felice. Particolare per il quale spesso sottolinea di essere grato. Gli anni ‘70, gli anni della sua adolescenza, sono stati anni turbolenti da un punto di vista sociale, ma anche molto intriganti per l’artista. Gli anni ‘90, a loro volta, sono stati i più significativi nella vita dell’artista, in quanto hanno rappresentato l’inizio della sua carriera come cantante.

Infine, gli anni attuali, il mondo di adesso simboleggia un cambiamento rispetto agli anni che ricorda il Liga. Ripudiando ogni forma di violenza, l’artista ci si trova un po’ stordito. Già in “Il Mio Nome é mai più” Luciano aveva dichiarato il suo rifiuto alle guerre. Tuttora afferma infatti di essere totalmente annichilito da questo tipo di violenza tipica dell’era moderna.

Con le parole e le emozioni racchiuse in “Una Storia”, nel suo piccolo, anche Luciano Ligabue vuole trasmetterci l’insegnamento più importante; quello di essere grati alla vita che viviamo.

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