Louis Vuitton’s City Guides

Voyage, Voyage. Il tormentone di successo degli anni ’80 della cantante francese Desireless è ancora oggi una piacevole melodia, le cui note risuonano dolcemente da qualche vecchio jukebox.

«Voyage plus loin que la nuit et le jour… au dessus des capitales» per immergersi in affascinanti luoghi sconosciuti e ammirare incantati paesaggi, memorabili architetture e suggestivi posti da sogno. In giro per il mondo attraversando chilometri di deserto, oceani, isole e immensi grattacieli lasciandoci guidare da un’intensa dose di curiosità e soprattutto da una guida perfetta. Meticolosa, aggiornata, insolita. Non solo per fashioniste maniache del lusso estremo e locali ultra modaioli, ma un po’ per tutti. Se convertita in app, meglio. A pensarci non poteva essere che la Maison di Bernard Arnault, da sempre il simbolo dell’arte di viaggiare con stile. Dal 1998 la Collezione di City Guide Louis Vuitton è uno strumento essenziale ed esclusivo per quei viaggiatori appassionati, alla costante ricerca di esperienze uniche e di alto livello, nelle più eccitanti città del mondo. Con un’accurata selezione di indirizzi. Numerosi, non scontati, originali.

E da Novembre le City Guide diventano tecnologiche. Disponibili nella versione mobile, dove in un solo click avrete informazioni necessarie in tempo reale su ben 25 differenti mete urbane, con l’aggiunta di quattro nuove città: Bangkok, Chicago, Praga e Roma. Oltre ad attenti aggiornamenti sulle destinazioni più cool.

Dall’hotel a cinque stelle a b&b casalinghi, da rinomati ristoranti ad affascinanti location segrete. Da boutique super lussuose a caratteristiche botteghe locali. Con mappe, address e illustrazioni curati in ogni minimo dettaglio da giornalisti, contributor, fotografi ed esperti globe-trotter. Le City Guide Louis Vuitton sono uniche e indispensabili per sofisticati nomadi di viaggio. Rigorosamente chic ed esigenti.

Lasciatevi catturare dal fascino della vostra città del cuore, raccontata attraverso l’esclusivo sguardo della prestigiosa Maison francese.

Di Anna Rita Russo

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