OS X Mavericks e iOS 7 – Apple fa il suo update

 

È da poco trascorso l’evento che tutti aspettavamo. La Apple svela le proprie carte. MacBook Air e numerose migliorie si mostrano al pubblico ma, soprattutto, OS X Mavericks e iOS 7: i due sistemi operativi che utilizzeremo rispettivamente su Mac e iPhone/iPad.

L’aggiornamento del software consiste nel semplificare. Semplificare l’interfaccia al limite. E si nota subito la differenza. Così come su Mavericks è possibile “taggare” ogni documento sotto una categoria a nostra scelta (casa, finanza, viaggi ecc.) per massimizzare l’ordine, così in iOS 7 ci imbattiamo in icone più piatte e semplici per minimizzare l’ingombro. Via il tipico rigonfiamento emblema del passato.

Largo al design più scarno. A detta loro anche più “moderno”, fin troppo forse, tanto che non sembra più un iPhone. Stravolgimento totale sembra essere stato il motto del CEO, Tim Cook che come in passato affrontò le critiche rivolte allo schermo maggiorato su iPhone 5, ora si difende riguardo al software. Perché tutti, prima o poi, si abitueranno.

Tutto è in continua evoluzione, sembra dirci. Quindi perché limitarsi a un solo schermo? Largo ai display multipli indipendenti che permettono di mantenere schermate separate su dispositivi differenti. Spazio anche ad un Safari potenziato in grado di condividere direttamente qualsiasi file sui vari social network e di battere, in prestazioni, Firefox e Chrome. Migliorie apportate anche al sistema di notifiche, sempre più all’insegna dell’interazione. Proprio come Mappe che calcola il percorso per inviarlo direttamente su iPhone. Così sei subito pronto a partire.

Vuoi inviare una foto a chiunque nei dintorni? Puoi farlo con AirDrop. Ti basta selezionare l’utente e spedirla anche a più persone. Tutto è semplice e immediato. Sempre a portata di “tap”, così come la fotocamera che ora supporta più opzioni di modifica.

Messo a punto anche Siri, sfruttabile ora direttamente da Mac. Dotato di una nuova voce, l’assistente vocale potrà essere installato anche in macchina a partire dal prossimo anno. E ancora iTunes Radio che farà concorrenza a Spotify per scoprire nuova musica. Tutto disponibile in Autunno.

Nuovo hardware poi per i MacBook Air implementati con una nuova batteria, standby di 30 giorni, per un totale di 13 ore con una carica completa e prezzi che partono da $999 fino a $1299.

Strepitii, urla, battute. Il pubblico non sta già più nella pelle. Nessun Macbook Pro all’orizzonte. Il colpo di grazia è inferto con il nuovo Mac Pro. Del tutto ridisegnato, più veloce del doppio rispetto al precedente. Nuovi processori, memoria ultraveloce e supporto 4k, la risoluzione che va oltre il formato ad alta definizione, Full HD.

Apple, ormai giunta al tredicesimo Keynote in San Francisco, sembra indirizzata sempre più verso una totale sinergia tra i dispositivi più vari. Sarà interessante vedere, allora, come la casa affronterà l’improvvisa accelerata del mercato del mobile da parte degli altri concorrenti, Samsung in primis. Che il futuro iPhone 6, in uscita nei primi mesi del prossimo anno, la incoronerà ancora regina incontrastata degli smartphone?

 

 

(di Luca Schirripa)

 

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