Vanity Fair Stories, la perfetta sintesi tra antico e moderno

Vanityfair Stories

Vanity Fair Stories, al via la seconda edizione

Con la seconda edizione, torna a Milano il Vanity Fair Stories, eterogeneo e immancabile evento organizzato da Vanity Fair Italia con il patrocinio del Comune di Milano. La prima edizione ha superato le ventimila presenze in due giorni e generato oltre duecentomila visualizzazioni sul live streaming. Questi dati sono la conferma di come Vanity Fair Italia sia stata in grado, nel tempo, di riuscire nella commistione del tradizionale unito al moderno. Questo tipo di contrasto è quello che ci si aspetta di trovare a Milano tra il 23 e 24 novembre al The Space Cinema Odeon in via Santa Radegonda 8, dove gli spazi sono stati duplicati al fine di accogliere ospiti nazionali e internazionali, performance, musica, proiezioni in anteprima, experience, talk per un evento aperto al pubblico ad esclusione solo dei Vanity Fair Awards, previsti per la sera del 23 novembre con la sapiente direzione di Alessandro Cattelan.

La storia di Vanity Fair diventa un luogo dove si compongono anche i racconti che definiscono il cinema, la musica, l’arte e la cultura dell’Italia contemporanea. La testata, da sempre eclettica, continua in tal senso a svolgere un processo di trasposizione e traduzione come astuta osservatrice del proprio tempo. In grado di unire la qualità e la tradizione del cartaceo alle rivoluzioni incessanti della tecnologia, a riconferma che la comunicazione online, seppur illecita, è pur sempre una promettente figlia della carta stampata.

Discussioni artistiche e interventi

In questo format si inseriranno le idee, discussioni e talk di ospiti come il giornalista e saggista Lirio Abbate, la giornalista Daria Bignardi, l’étoile Roberto Bolle, l’attrice Margherita Buy, l’attrice Cristiana Capotondi, l’attivista Ilaria Cucchi, il cantautore Francesco De Gregori, l’attore Pierfrancesco Favino, il cantante Luciano Ligabue, l’attore Valerio Mastandrea, il cantautore Tommaso Paradiso, il regista e produttore cinematografico Enrico Vanzina, il cantante Antonello Venditti e tantissimi altri.

Le proiezioni in anteprima prevedono un’attenta selezione di nicchia, come le serie SKY The Loudest Voice, Caterina la Grande, Chernobyl, His Dark Materials, e per FOX, La Guerra dei Mondi, il documentario HBO Very Ralph (in Italia esclusiva SKY) su Ralph Lauren, Alda Merini – Una poetessa al telefono, e quello dedicato a un grande regista: Carlo Vanzina, il cinema è una cosa meravigliosa. La chiusura di Vanity Fair Stories, prevista per il 24 Novembre, è affidata alla musica nelle voci di Malika Ayane, Clavdio, Franco126, Fulminacci, Filo Vals, Levante e Emma Marrone.

I partner dell’evento

Si sa che il culturale, in genere, difficilmente si autofinanzia, e che dietro eventi di questo calibro ci sono importanti partner. In tal senso, prosegue il filo tematico del contrasto, dove la scelta dei partner vede un susseguirsi di tradizionali e storici brand contrapposti ad altri più giovani e moderni. Il main partner è ŠKODA. Tendercapital Productions, società di produzione cinematografica, focalizzata sulla creazione di prodotti innovativi ed autoriali, opera nella produzione di cortometraggi e lungometraggi, e nell’edizione 2019 di Vanity Fair Stories avrà un talk dedicato, per poi conferire un premio speciale agli Awards.

Edison, nella veste di operatore energetico più antico d’Europa e con i suoi oltre 130 anni di storia, si è cimentato nel realizzare una serie di docu-film illustranti il concetto di Human Energy, dove si racconta come ogni aspetto del vivere abbia subito profonde mutazioni negli ultimi due secoli in un processo senza precedenti nel resto della storia dell’uomo.

Ancora, hanno creduto nel Festival, Berlucchi, azienda fondatrice del Franciacorta che avrà cura dell’area hospitality insieme a Campari, iconico aperitivo simbolo della Red Passion. Beauty Partner Guerlain, con 190 anni con tradizione, conferma l’impegno in ricerca e innovazione dedicandosi alla bellezza della donna. I sensi non sono trascurati, anzi, stimolati all’interno di un viaggio olfattivo con Perris Monte Carlo, maison d’arte profumiera con sede nel principato di Monaco che unisce tradizione e innovazione.

Tutto il promettente di Vanity Fair Stories è racchiuso nei contrari, nelle contraddizioni, dove persino un brand come Motorola, che presenta l’ultimo smartphone rivoluzionario, avrà modo di dialogare con Vitale Barberis Canonico, uno dei più antichi lanifici al mondo, guidato dalla 13esima generazione della stessa famiglia, che s’impegna a creare i migliori tessuti per l’abbigliamento maschile. Qui, da oltre tre secoli, tutte le fasi della lavorazione della lana vengono svolte negli storici stabilimenti di Pratrivero, nel cuore del distretto biellese. Anche Vitale Barberis Canonico, come Tendercapital, avrà un talk dedicato, con la partecipazione del premio Oscar Milena Canonero, regista di uno short film di Vitale Barberis Canonico ideato e prodotto da Art+Vibes.

Contraddizioni, contrari, tradizionale e tecnologico in un Festival che sembra aver lavorato con attenzione alla sintesi di antico e moderno, con l’unico fine di creare un perfetto dialogo tra il tradizionale e il tecnologico, a riconferma del fatto che l’esistenza dell’uno ha da sempre poco valore senza l’altro.

 

di Camilla Stella

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