Mostra del Cinema di Venezia 2015

E’ l’evento più importante dell’anno e il più atteso dagli amanti di cinema in tutto il mondo: l’appuntamento è dal 2 al 12 settembre con la 72esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.

Protagonista del manifesto, ideato e realizzato per la quarta edizione consecutiva da Simone Massi, è la sensuale bellezza tedesca, in primo piano, di Nastassja Kinski, icona del cinema d’Autore degli Anni Ottanta e indimenticabile protagonista del film cult Paris, Texas di Wim Wenders. Sullo sfondo il mito del cinema francese Antoine Doinel (interpretato da Jean Pierre Léaud), nella scena finale de  “I 400 colpi di François Truffaut”.

La Laguna è già in fermento. Ancora poche settimane alla rassegna diretta da Alberto Barbera e il Lido si illuminerà con attesissimi ospiti d’eccezione, stampa privilegiata, addetti al settore e vip stellari che incanteranno la scena da red carpet con lo scintillio e la magnificenza dei loro abiti, immortalati dall’abbagliante luccichio dei flash dei fotografi.
Sarà “Everest” dell’islandese Baltasar Kormákur ad inaugurare la kermesse: un’avventura epica di forte impatto adrenalinico girato tra l’Alto Adige e Cinecittà, che vede nel cast Jake Gyllehaal, Keira Knightley ed Emily Watson.
55 lungometraggi della Selezione Ufficiale: 21 pellicole in concorso, 16 fuori concorso, 18 in Orizzonti. E 16 corti in gara. Questi i numeri della 72esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, che tra registi come Tsai Ming-Liang (vincitore del Gran Premio della Giuria), Aleksandr Sukorov e Rodrigo Plà, già vincitori del Leone d’Oro, Frederick Wiseman, Martin Scorsese e i Premi Oscar, Tom Hooper (Les Misérables nel 2013) e Charlie Kaufman (Se mi lasci ti cancello nel 2005), risaltano quattro titoli italiani: “Sangue del mio sangue” di Marco Bellocchio, “A bigger splash” di Luca Guadagnino, “L’Attesa” dell’esordiente Piero Messina e “Per amor vostro” di Giuseppe Gaudino. Dopo le false e desiderose speranze puntate sul trittico di Cannes, con grandi autori come Paolo Sorrentino, Nanni Moretti e Matteo Garrone, congedati a mani vuote ma a testa alta per gli incassi ottenuti, il cinema italiano ci riprova, e questa volta, l’auspicio è per un finale diverso.
Un ritorno al passato per Belloccio che ha ambientato il film nella sua città natale, Bobbio, tra due epoche il Seicento e i giorni nostri, e il palermitano Guadagnino che con il primo titolo in lingua inglese propone un remake de “La piscine” di Jacques Deray con Alain Delon e Romy Schneider, un erotico e passionale triangolo amoroso con protagonisti Tilda Swinton, Ralph Finnes e l’ingenua Mrs Steele di Cinquanta Sfumature, Dakota Johnson.
Il poker Made in Italy si conclude con la puntata finale sulla sensualità e il carisma di due protagoniste femminili. Messina, già assistente di Paolo Sorrentino, punta sull’affascinante interprete francese di Chocolat, Juliette Binonche, alle prese con l’arrivo in Sicilia del figlio e del fidanzato; per Gaudino, invece, una Valeria Golino “in bianco e nero”, moglie di un camorrista e prigioniera dei doveri familiari che trova conforto nelle anime di demoni reali e immaginari.
Il Leone d’Oro alla carriera è stato attribuito al regista francese Bertrand Tavernier, il quale riceverà il riconoscimento durante la Mostra.

Insomma, il duro rientro dalle ferie estive sarà reso piacevole dal ricco programma del Festival del Cinema di Venezia 2015 tra fan in delirio per l’attesa al Lido della miriade di star e l’entusiasmo di cinefili, esperti e appassionati, alla curiosa scoperta di nuove storie e talenti. C’è solo da attendere e augurare che vinca il migliore.

di Anna Rita Russo

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