Short Stories: la mostra personale dell’artista Paolo Ventura ospitata al Teatro Franco Parenti di Milano

Continua la collaborazione tra Paolo Ventura e il Teatro Franco Parenti con la mostra “Short Stories”, dall’1 al 15 aprile

a cura della Redazione

La mostra

Dall’1 al 15 aprile, nella palazzina dei Bagni Misteriosi del Teatro Franco Parenti, l’artista Paolo Ventura esporrà, oltre alle sagome della scenografia dello spettacolo, alcune Short Stories e i fondali utilizzati per realizzarle.

Cosa sono le Short Stories?

Le Short Stories sono un ciclo di opere realizzate da Paolo Ventura, a seguito del suo ritorno dalla Grande Mela tra il 2012 e il 2015, nello studio di Anghiari, piccolo paesino toscano, luogo d’infanzia dell’artista. Un angolo dello studio, situato in un vecchio granaio, è stato adattato a palcoscenico con diversi fondali da lui dipinti, e lì ha iniziato a fabbricare brevi e poetiche storie attraverso immagini.

Le scenografie sono così diventate veri set fotografici dove l’artista è entrato a far parte di mondi fantastici ritraendo non solo se stesso, ma anche il figlio Primo, la moglie Kim e il fratello gemello Andrea, interpreti delle storie che rappresentava. Si tratta di piccoli racconti, short stories, appunto, riguardanti la guerra, la magia, l’abbandono. In ogni racconto si evincono la cura e la passione per i costumi, i travestimenti e tutto ciò che riguarda il mondo del teatro e del circo.

Maghi, soldati, pagliacci, cacciatori sono solo alcuni dei personaggi che Paolo Ventura interpreta in modo suggestivo e coinvolgente, senza mai dimenticarsi di strappare un sorriso allo spettatore. In occasione dell’esposizione ai Bagni Misteriosi, alcune di queste Short Stories: The birdwatcher/The vanishing man/The magician/The juggler/The man in the suitcase/Homage a Saul Steinberg verranno rieditate in una dimensione inconsueta di cm 100 x 70.

Focus sull’artista

Paolo Ventura, classe 1968, si forma all’Accademia delle Belle Arti di Brera e lavora come fotografo di moda negli anni ’80 collaborando con le più acclamate riviste internazionali, tra cui Elle, Vogue e Marie Claire. Decide poi di trasferirsi a New York dove inizia il suo percorso di artista collezionando numerosi successi. Le sue opere, infatti, fanno parte di importanti istituzioni pubbliche e private, tra cui il Boston Museum of Fine Arts, il MAXXI di Roma e la Maison Européen de la Photographie di Parigi. Nel 2011 decide di rientrare in Italia, vivendo tra Milano e Anghiari. Da sempre appassionato di teatro e di opera, i suoi lavori sono una felice contaminazione tra arte, opera e teatro.

Lascia un commento

Your email address will not be published.