Gianni Berengo Gardin: l'impegno sociale è uno scatto d'autore

 
A Milano la fotografia senza scorciatoie di Gianni Berengo Gardin: l’impegno sociale è uno scatto d’autore.
Dal 14 giugno, Palazzo Reale sta ospitando GIANNI BERENGO GARDIN. Storie di un fotografo, la più grande  retrospettiva dedicata al maestro della fotografia che, dopo il grande successo alla Casa dei Tre Oci di Venezia, arriva a Milano.
180 immagini di vario formato che ripercorrono le grandi storie di un protagonista indiscusso della storia della fotografia italiana e internazionale. L’esposizione è arricchita in questa tappa milanese con 40 scatti dedicata proprio alla Gente di Milano: 40 suggestioni di volti, cortili, impressioni e umori  della città che lo ha accolto e che nel 2012 lo ha insignito dell’ambìto Ambrogino d’oro.
Presenti la serie Morire di classe, che indaga la drammatica situazione dei manicomi in Italia (storica inchiesta del 1969, da lui realizzata su commissione di Basaglia) e il lavoro sugli zingari, una ricerca che ha portato il fotografo a vivere in ben tre campi nomadi: “gli zingari sono sempre prevenuti nei confronti della macchina fotografica proprio perché, solitamente, si fotografa il lato negativo della realtà. Per me è stato difficile entrare in questo mondo, ma quel che mi resta da questo reportage è la generosità, la poesia e la musica”.
La vera grandezza dell’opera di Berengo Gardin sta però nella capacità di raccontare, attraverso i suoi scatti in bianco e nero, storie scevre da pregiudizi, interpretazioni faziose o sovrastrutture. La ricchezza dei sentimenti è filtrata attraverso una narrazione lineare e coerente, come un velo leggero che pervade le immagini senza sovraccaricarle nè deformarle, ma donando loro l’esattezza della poesia.
Così infatti commenta Denis Curti, il curatore dell’esposizione: “La sua grandezza è la semplicità. O meglio la capacità di rendere leggibile la complessità del mondo. Quel modo diretto e senza scorciatoie di guardare dritto negli occhi. Nelle sue storie c’è una quantità umana che corrisponde al suo amore per la vita. C’è commozione senza retorica. C’è quel Gianni Berengo Gardin che guarda avanti senza smettere mai di voltarsi indietro”.
Considerato da molti il più rappresentativo tra gli esponenti attuali della fotografia italiana, inizia nel 1954 a lavorare con il mezzo fotografico, portando al collo la sua macchina mentre gira per il mondo e usando sempre e solo la pellicola. “Il mio lavoro non è assolutamente artistico” racconta il maestro “e non ci tengo a passare per un artista. L’impegno stesso del fotografo non dovrebbe essere artistico, ma sociale e civile.
La mostra a Palazzo Reale è accompagnata da un catalogo edito da Marsilio Editori, un volume con oltre cento splendide immagini in bicromia raccolte nelle medesime macro sezioni che suddividono la mostra: Milano, Venezia, Baci, Dentro le case, Zingari, Morire di classe, Lavoro, Figura ambientata, Religiosità. Gli interventi di Denis Curti (Storie di un fotografo) raccontano con parole di genuina ammirazione l’attività pluridecennale del fotografo veneziano che usa “la macchina fotografica al posto della penna, la vista invece della parola e scrive con il semplice fotografare”. Commovente e fraterno è invece il testo di Italo Zannier (La costanza della forma, ovvero “e son poeta anch’ io…”) che definisce Berengo Gardin “il fotografo italiano più ragguardevole del dopoguerra, quello che meglio ha saputo mediare proficuamente le varie tendenze, con un acume visivo che non si è lasciato condizionare troppo dal gusto del momento, slittando subito oltre la moda, per cercare garanzie soprattutto nella chiarezza dello sguardo”.
 
(di Roberta Donato)
 
INFORMAZIONI

Gianni Berengo Gardin – Storie di un fotografo
dal 14 giugno all’8 settembre 2013
Palazzo Reale di Milano – Piazza Duomo
Mostra prodotta dal Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale, Tre Oci, Fondazione FORMA per la Fotografia Civita Tre Venezie
Mostra e catalogo a cura di
Denis Curti

Catalogo
Marsilio Editori

 
Orari e Biglietti
lunedì 14.30 / 19.30
martedì – domenica 9.30 / 19.30
giovedì e sabato 9.30 / 22.30
Intero € 8,00
Ridotto € 6,50
gruppi di almeno 15 persone, visitatori oltre i 65 anni, visitatori da 6 fino a 26 anni, portatori di handicap, altre categorie convenzionate, soci Touring Club con tessera, possessori di biglietti aderenti all’iniziativa “Lunedì Musei” (Poldi Pezzoli / Museo Teatrale alla Scala), militari, forze dell’ordine non in servizio, insegnanti, possessori tessera Amami Card (con sconto del 10% sul prezzo del catalogo della mostra).
Ridotto speciale € 4,00
gruppi di studenti delle scolaresche di ogni ordine e grado, gruppi organizzati direttamente dal Touring Club (ai quali non si deve applicare né il diritto fisso di prevendita dipendenti Comune di Milano (previa esibizione del badge) volontari del Servizio Civile operanti presso il Comune di Milano (previa esibizione del tesserino di identificazione).
Biglietto Gratuito
minori di 6 anni, un accompagnatore per ogni gruppo, due accompagnatori per ogni gruppo scolastico, un accompagnatore per disabile che presenti necessità, un accompagnatore e una guida per ogni gruppo Touring Club, dipendenti della Soprintendenza ai Beni Architettonici di Milano, giornalisti con tesserino ODG, tesserati ICOM, guide turistiche (previa esibizione di tesserino di abilitazione professionale), impiegati presso il Servizio Mostre di Palazzo Reale (previa esibizione di tessera nominativa), membri della Commissione Vigilanza e Vigili del Fuoco (previa esibizione di apposita tessera non nominativa), possessori del coupon invito alla mostra
Biglietto famiglia
1 o 2 adulti + bambini (da 6 a 14 anni)
adulto: € 6,50
bambino: € 4,00
PREVENDITA
Singoli e gruppi € 1,50
Gruppi studenti € 1,00
www.ticket.it
www.ticketone.it
VISITE GUIDATE
visita guidata scuole € 60,00
visita guidata gruppi € 80,00
visita guidata in inglese /francese € 100,00
Le richieste vanno inviate a Ufficio Gruppi Grandi Mostre
t. 02542727 – ufficiogruppi@ticket.it
 
 

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