La moda e il linguaggio di Antonio Marras per Zanichelli

Marras - Zanichelli

Antonio Marras e Zanichelli: la collaborazione e il progetto

Mercoledì 7 novembre è stato presentato in un incontro il progetto tra Zanichelli e lo stilista Antonio Marras, in cui Marras stesso, insieme a Gianluca Gorazi e Irene Enriques di Zanichelli, ha raccontato come si è approcciato alla collaborazione per lo Zingarelli.
“La cultura non è mai andata fuori moda. È qualcosa di così connesso con la nostra esistenza che non se ne può fare a meno. È come l’aria. Credo che il mio lavoro implichi un’aderenza alla realtà e quindi alla cultura che ci circonda. Quel che ho provato a fare nel tempo è far dialogare questa disciplina che è la moda con altre discipline: arte, danza, poesia, cinema, teatro, letteratura”. Descrive così Antonio Marras la campagna di collaborazione, che ha avuto grande successo.

Marras e la sensibilizzazione rivolta alla lingua, italiana e straniera

Si tratta di un progetto rivolto alla sensibilizzazione sulla lingua, italiana e straniera, che si esibisce direttamente per le strade in forma di street art e graffiti urbani, in grado di far riflettere sulle nostre capacità di espressione. Inoltre, essendo la cultura multiforme e variegata, questo progetto vuole integrare una “didattica urbana” che trova ispirazione in ogni forma d’arte, e dunque anche sulle passerelle con lo stilista italiano Marras.
Ciò che Marras ha fatto per i dizionari Zingarelli è stato di “sporcare, imbrattare, rendere impuro, porre a contatto superfici, oggetti diversi. Trascorrere lunghe ore…” avendo a disposizione “un foglio bianco, piccoli spazi di pagine già scritte, quaderni usati, vecchie copertine di libri, carta o cartone, cartoline, brandelli di stoffa, in cui tutto chiede di essere riempito.” Il risultato finale del lavoro dello stilista sardo sono 16 opere d’arte originali in cui la materia del vocabolario è stata incorporata a innumerevoli elementi.
Per l’occasione è stato allestito in atelier un vero e proprio percorso museale dove le 16 opere saranno visibili al pubblico fino al 21 novembre. 
Inoltre, otto di questi oggetti artistici saranno protagonisti di una serata a invito al Mudec, presso il ristorante di Bartolini; qui si terrà un’asta di beneficenza organizzata da GQ.
Una delle mille forme d’arte tramutata in disegni e scrittura, perché come afferma Marras: “gli abiti sono parole di un grande vocabolario”.
 
di Caterina Pregnolato

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