MAgriTTA by Gufram: poltrona o mela nel cappello?

Con MAgriTTA, Gufram propone una riedizione di un’icona del Radical Design e del Surrealismo

Con MAgriTTA, Gufram propone una riedizione di un’icona del Radical Design e del Surrealismo, ideata dall’architetto visionario Sebastián Matta come tributo al famoso dipinto dell’amico pittore, René Magritte.

Sebastian Matta prende i due elementi principali dell’opera di Magritte, la mela verde e la bombetta nera, e li reinterpreta in una dimensione tridimensionale. Il cappello funge da struttura, la mela, in poliuretano, costituisce la seduta

Gufram non è un semplice marchio di arredamento. Gufram è un laboratorio di Radical Design dove creatività e irriverenza danno origine a vere e proprie opere d’arte domestiche. Come MAgriTTa, la poltrona-scultura omaggio al Surrealismo. MAgriTTA: suona familiare? In effetti, osservando quella mela verde gigante dentro a un cappello a bombetta, l’ispirazione sembra inconfondibile. Parliamo del celebre dipinto di René Magritte, Il figlio dell’uomo, datato 1964. Il nome MAgriTTA, con questa speciale combinazione di lettere maiuscole e minuscole, fa tuttavia anche riferimento all’architetto visionario che l’ha ideata, Sebastián Matta. Matta realizzò la poltrona proprio come tributo all’arte dell’amico surrealista. Così il dipinto si è tramutato in una scultura ludica da arredo. E Gufram, fedele al suo spirito irriverente, ripropone una nuova edizione di questa icona di Radical Design. 

MAgriTTA: la poltrona-scultura surrealista

È una seduta piuttosto originale, MAgriTTA. Sebastian Matta prende i due elementi principali dell’opera di Magritte, la mela verde e la bombetta nera, e li reinterpreta in una realtà tridimensionale. E allora mette una mela gigante in un cappello (o una mela in un cappello in miniatura?). Gioca con l’illusione delle prospettive e tramuta l’inganno ottico di Magritte in un oggetto di design. Il cappello, rivolto in senso contrario, è in ABS e funge da struttura. La mela all’interno è invece un morbido cuscino in poliuretano, ricoperto in lana bouclé. Il progetto di Matta voleva la mela in verde, esattamente come nel dipinto di Magritte. Alla versione originale, Gufram aggiunge due nuove proposte: MAgriTTA Rouge, in rosso, e MAgriTTA Jaune, in giallo.

La scelta di Gufram di puntare sulla riedizione di un’icona del design tributo a un’opera d’arte è piuttosto singolare. Il Global Creative Orchestrator e proprietario del marchio, Charley Vezza, afferma infatti di non amare i tributi. Essi, a suo parere, si appropriano in un certo senso dell’intuizione creativa di qualcun altro. “Ma chiaramente non è il caso di Sebastian Matta”, dichiara Vezza a proposito. Matta “non aveva bisogno di appropriarsi di nulla, avendo già fama e intuizione creativa da vendere. Infatti, MAgriTTA non è la glorificazione del lavoro e della figura di Magritte, ma piuttosto la trasformazione in oggetto tridimensionale di un simbolo che nella sua arte non esisteva in quella forma. In questo senso direi che MAgriTTA non è un tributo vero e proprio: Matta, come in un gioco di prestigio, estrae la mela dal cappello, sublimando il lavoro di un grande artista e trasformandolo in icona di design”.

Gufram: il laboratorio italiano di Radical Design

MAgriTTA si inserisce perfettamente nel catalogo anticonformista e dal sapore pop di Gufram. Il marchio, sicuramente tra i più originali nel panorama italiano, ha acquisito fama internazionale grazie alle sue artistiche (se non bizzarre) proposte di arredamento. Laboratorio di Radical Design, Gufram realizza sedute e mobili d’arredo in cui l’approccio progettuale industriale e la ricerca tecnologica e di materiale si combinano artisticamente con quell’estro creativo proprio dell’arte. I prodotti di questo marchio diventano quindi simboli rivoluzionari in evidente rottura con gli schemi dell’arredamento classico. Ed è proprio quest’anima Pop Art e ironica ad accomunare i designer collaboratori e gli estimatori di Gufram, tutti con la medesima visione artistica e surreale dell’ambiente domestico.

di Debora Lupi

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