“Look closer” al Frida

Trentenne, un lavoro in banca e un talento che scopre sin da bambino. Marco Agnetti, per la prima volta, espone alcune delle sue tele nell’ormai celebre locale milanese Frida, punto d’incontro per numerosi giovani, nel quartiere Isola. Oltre a essere ristorante, happy hour e cocktail bar, il Frida rappresenta una vetrina importante e innovativa per molti artisti emergenti, che qui espongono le proprie opere e si fanno conoscere da quell’entourage artistico urbano, giovane, che ama la creatività e le nuove espressioni artistiche.
I soggetti dei dipinti di Agnetti, in acrilico, raffigurano soprattutto scene legate a vari personaggi del cinema. In ciascun quadro l’artista ripropone e rappresenta un ricordo, momenti particolari legati a episodi della sua vita. Ecco dunque “Le iene”, che ci osservano, divertite, mentre sorseggiamo un cocktail,  “Trainspotting”, un Jude Law del celebre film “Alfie”. Ma il soggetto indubbiamente più curioso, quello che riesce a rapire completamente lo spettatore-avventore, è un più che realistico Dylan Dog, disposto su sei tele dalle diverse dimensioni.
Accostandosi ai quadri, è possibile ammirare l’estrema cura dei particolari, il suo stile netto, preciso, ma al contempo creativo e coinvolgente: dualità, dunque, che rispecchia a pieno la “personalità doppia” (ndr. lui stesso ci tiene a sottolinearla) del pittore, conteso tra l’amore per i numeri e tutto ciò che è semplice e risolvibile. Capace di essere ingegnere e produrre tele di enorme impatto, bianche e nere, pari o dispari.
Look closer – Marco Agnetti
dal 7 ottobre a dicembre al Frida
Via Antonio Pollaiuolo, 3
www.fridaisola.it
frida@fridaisola.it

(di Chiara Duri)

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