Le ultime novità di Patricia Urquiola alla MDW 2019

Patricia Urquiola

Patricia Urquiola, guru del design contemporaneo

La nota designer spagnola Patricia Urquiola, CEO di Cassina ormai dal settembre 2015, si riconferma tra i boss del settore alla Milano Design Week 2019. Guru del design contemporaneo e protagonista del Salone del Mobile, le sue ultime collaborazioni e novità sono numerose e sorprendenti anche quest’anno.

Il glorioso background di Patricia Urquiola

Un passo indietro per i più curiosi. Chi è Patricia Urquiola e come è stato scoperto il suo genio? Patricia Urquiola nasce a Oviedo (Spagna) ed è classe 1961. Studia architettura a Madrid per poi trasferirsi a Milano. Qui s’innamora del design al corso di Achille Castiglioni e, nel 1989, si laurea con lode al Politecnico di Milano. Patricia diventa presto assistente del suo maestro, ma la sua creatività non si limita mai al singolo settore del design.
Il suo curriculum è glorioso: vanta collaborazioni con grandi maestri, famosi marchi, e realizza oggetti e progetti apprezzati e celebrati con premi importantissimi. Non solo oggetti, ma anche allestimenti e architettura: showroom per aziende, alberghi, case private e scenografie. Nel 2001 apre il suo studio a Milano. Da questo momento inizia numerose collaborazioni con importanti aziende tra cui Moroso, Molteni&C, Rosenthal, Mutina e Alessi. Dal 2015 è Art Director di Cassina.

Le collaborazioni di Patricia Urquiola alla #MDW2019

Chi se ne intende sa che numerosi pezzi della Urquiola, esposti nei più noti musei del mondo, sono già diventati un classico. Conviene, pertanto, non farsi scappare le sue ultime creazioni! In qualità di protagonista del Salone del Mobile 2019, Patricia Urquiola quest’anno vanta collaborazioni con più di quindici aziende. Fra queste ricordiamo le più importanti: Cassina, ovviamente, Bottega Ghianda, Gandiablasco, Glas Italia, Janus et Cie, Flos e Moroso.
La designer si cimenta nell’ideazione di tavoli, sedie, bagni, divani e lampade in materiali nuovi, sostenibili, più ecologici e funzionali. A tutto questo si aggiunge l’effetto “wow” dell’estetica ricercata e unica dell’artista. Perché, d’altronde, in un campo dominato dalla presenza maschile come è quello del design, il tocco femminile non può che fare la differenza! Ora, vediamo da vicino le creazioni da non perdere.

Cassina secondo Patricia Urquiola

Ogni CEO ha un modo diverso di comunicare i valori della propria azienda. Patricia Urquiola porta con sé la piena consapevolezza del mondo presente e uno sguardo proiettato con vitalità verso il futuro. La designer, infatti, comprende bene l’attuale necessità delle persone di condividere ogni esperienza particolare. Per questo ha trasformato lo showroom di Cassina, in via Durini 16 a Milano, in un paradiso per gli “instagrammer”.
“The Cassina Perspective” è uno spazio le cui pareti sono rivestite in moquette a righe blu e bianche. Sopra di essere sono proiettate opere d’arte digitali, che creano un effetto quasi psichedelico. Lo spazio centrale ospita gli arredi dello storico marchio italiano. Fra questi, le novità: la sedia “Back-Wing”, il mobiletto “Hayama” e il tappeto “Round Mirage”.

Le novità di Cassina: “Back-Wing”, “Hayama” e “Round Mirage”

“Back-Wing” è la nuova sedia di Cassina progettata da Patricia Urquiola. La struttura è di spessore marcato e interamente realizzata in legno massello di frassino. Al contrario, le superfici del rivestimento sono esili, in pelle marrone. Una peculiarità è il tessuto piegato verso il basso sugli angoli, che conferisce all’oggetto maggiore dinamicità, eleganza e un effetto avvolgente.
“Hayama” è un mobile basso, squadrato, dall’aspetto influenzato dall’estetica giapponese. È in legno grigio opaco e presenta un taglio formale: le gambe sono oblique rispetto al corpo centrale, che si divide in due ante a ribalta. All’interno, ripiani in vetro trasparente.
Il tappeto “Round Mirage” appartiene alla collezione “Mirage”, ideata da Patricia Urquiola per Cassina. L’intero progetto esplora la forma del cerchio e le sue infinite possibilità estetiche. Dominano le linee curve, le sovrapposizioni, la geometria. Il tappeto è disponibile in diversi colori sgargianti, per un’estetica quasi futurista.

Patricia Urquiola per Glas Italia

Per Glas Italia, quest’anno Patricia Urquiola ha realizzato i tavoli “L.A. Sunset Extension”, una continuazione della collezione “L.A. Sunset” presentata lo scorso anno. I tavoli bassi e rotondi presentano una struttura tubolare in metallo opaco e sono disponibili in color blu notte e rame. La superficie del piano orizzontale è in vetro laminato specchiato. Questo materiale permette di creare un effetto sorprendente: la luce vi si riflette sopra e conferisce al tavolo un aspetto multicolore, brillante e fluido.
Altra novità è “Bisel”, la collezione di tavoli e consolle realizzati dalla sovrapposizione di cinque lastre di vetro multicolore e ultraleggero. Sono disponibili due tipi di altezze e forme differenti, ma tutte squadrate. Essendo interamente in vetro, ogni pezzo della collezione interagisce meravigliosamente con la luce, cambiando completamente a seconda di come essa si riflette sulle differente superfici.

Patricia Urquiola, Flos e le lampade ispirate alla natura

Ispirandosi alla delicatezza degli elementi della natura, Patricia Urquiola realizza due elegantissime lampade per Flos, una da esterni e una da interni. Disponibile in differenti altezze e configurazioni e ispirata alla struttura di un fiore, “Caule” è una lampada da esterni con uno gambo flessibile e slanciato. La stessa designer la descrive come “un elemento quasi naturale”.
“Flauta” è una lampada a parete, da interni, e possiede un aspetto esile e lineare che ricorda quello di un flauto. Proprio la sua struttura la rende ideale per ambienti piccoli. Il suo corpo circolare è disponibile in tre forme differenti, due textures e quattro finiture, per dare la possibilità al cliente di creare ambientazioni personalizzate.

Patricia Urquiola e il Giappone: nasce il divano “Gogan” per Moroso

Fonte d’ispirazione per la collaborazione tra la designer Patricia Urquiola e l’azienda Moroso è, ancora una volta, il Giappone. La designer si è ispirata a un particolare tipo di pietre giapponesi per la realizzazione del divano “Gogan”. Il suo nome deriva proprio dai sassi che proteggono e abbelliscono le rive dei laghi e dei fiumi giapponesi, levigati dal tempo e dall’acqua.
Proprio come le pietre a cui è ispirato, il divano “Gogan” presenta delle sedute irregolari. Nonostante la forma suggerisca durezza, piuttosto che comfort, la peculiarità di questo divano è proprio l’estrema morbidezza. Essa è accentuata dall’assetto della seduta, leggermente inclinato verso la parte posteriore, che consente così di mantenere lo schienale più basso.
Schienale e seduta sono uniti da contrafforti che donano leggerezza al divano, facendolo sembrare quasi sospeso da terra. I rivestimenti sono in texture bouclé di colore grigio, riconfermando l’estetica ispirata ai sassi di fiume giapponesi. La collezione “Gogan” si completa di una poltrona e dei tavolini di diverse dimensioni. Entrambi si ispirano a forme organiche e si caratterizzano, come il divano, per i contrafforti che donano leggerezza alla struttura.
Si conclude qui il nostro viaggio fra le più importanti, nuovissime creazioni di Patricia Urquiola lanciate durante la Settimana del Design 2019, a Milano. È il momento di intuire quale potrà essere il prossimo “classico” firmato Urquiola e renderlo un “must” per la vostra abitazione!
 
di Chiara Pellini

Lascia un commento

Your email address will not be published.