KLIMT. Alle origini di un mito

 
Sede di importanti mostre, il Palazzo Reale di Milano, presenta per la prima volta alcuni dei più noti capolavori provenienti dai più importanti musei.
Gustav Klimt è stato una delle personalità più innovative dell’Ottocento europeo ed esponente delle Secessione Viennese.
Le linee sinuose ed eleganti dell’Art Nouveau si incontrano, nello stile di Klimt, con una ricchezza inesauribile di tematiche e di motivi decorativi, che spaziano dal paesaggio al ritratto, dalla gioia di vivere all’angoscia esistenziale, facendone una delle personalità più complesse, importanti ed affascinanti della storia della pittura.
La mostra milanese riunisce 20 oli più altri suoi lavori e di artisti a lui vicini, a cominciare dai fratelli Ernst e Georg, per un totale di 100 opere. Aperta fino al 13 luglio, si propone di indagare i rapporti familiari ed affettivi di Klimt, esplorando gli inizi della sua carriera alla Scuola di Arti Applicate di Vienna e la sua grande passione per il teatro e la musica attraverso diversi capolavori come Adamo ed Eva, Giuditta II, Girasole.
La ricostruzione originale del “Fregio di Beethoven” chiuderà il percorso espositivo, occupando l’intera sala ed immergendo il visitatore nell’opera d’arte, massima aspirazione degli artisti della Secessione Viennese.
 
Unica critica: le tante opere degli artisti vicini a Klimt, all’interno della mostra, rendono il percorso artistico del maestro un po’ confusionario. Per la bellezza dei suoi capolavori, però, vale la pena pagare 11 euro del biglietto, audioguida compresa!
 
di (Stefania Virno)
 

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