“Italiana” a Palazzo Reale: gli ultimi 30 anni della nostra Moda

21 febbraio 2018: è appena iniziata la Milano Fashion Week, che presenterà le nuove collezioni Autunno/Inverno 2018-2019, e tutta la kermesse della moda italiana si riunisce al Palazzo Reale di Milano per inaugurare la mostra dedicata al Made in Italy degli ultimi 30 anni: “Italiana. L’Italia vista dalla moda 1971-2001”, dal 22 febbraio al 6 maggio.

Curata da Maria Luisa Frisa e Stefano Tonchi, promossa e prodotta dal Comune di Milano-Cultura, da Palazzo Reale e dalla Camera Nazionale della Moda Italiana (che quest’anno festeggia i suoi 60 anni), ha ottenuto inoltre il supporto del Ministero dello Sviluppo Economico e Agenzia Ice, insieme ai main partner Pomellato, che con questo sostegno festeggia 50 anni, Yoox, Net-à-Porter e i manichini di La Rosa mannequin.

L’esibizione si divide in nove sale e rispettive tematiche: Identità, Democrazia, In forma di logo, Diorama, Project Room, Bazar, Postproduzione, Glocal, L’Italia degli oggetti, unite da un filo conduttore che lega abiti e accessori di Alberta Ferretti, Antonio Marras, Benetton, Diesel, Etro, Giorgio Armani, Prada e Valentino (per citarne alcuni) alle opere di Michelangelo Pistoletto, Maurizio Cattelan, Francesco Vezzoli, Elisabetta Benassi, Vanessa Beecroft, Luigi Ontani, Alighiero Boetti, e le foto di Gian Paolo Barbieri, Alfa Castaldi, Aldo Fallai, Fabrizio Ferri, Giovanni Gastel, Paolo Roversi, Oliviero Toscani.

Quest’ultimo, autore dell’immagine-manifesto della mostra, scattata per l’Uomo Vogue nel 1971, dov’è raffigurato un completo denominato Unilook: un look unico, un tailleur unisex indossato da un uomo e una donna con la stessa lunghezza di capelli, che dopo gli anni di ribellione e rivoluzioni vuole simboleggiare la parità dei sessi.

Il 1971, anno di svolta per il Made in Italy: Walter Albini porta a sfilare il suo pret-à-porter a Milano e da lì, il susseguirsi di pezzi unici che creeranno l’identità del Bel Paese e che susciteranno in noi tanto orgoglio quanta nostalgia nel vederli, come lo zainetto in nylon di Prada, i jeans di Diesel, la t-shirt di Fiorucci, il cappotto 101801 di MaxMara. Tutti simboli di una Milano che ha lasciato il suo segno nel mondo fino ad arrivare al 2001, l’anno delle Torri Gemelle, della crisi e della globalizzazione della moda italiana.

Dopo anni di storytelling debole – ha dichiarato Carlo Capasa, Presidente di Cnmi – il nostro sistema moda ha riscoperto l’importanza di raccontarsi, di mettere in dialogo oggetti, stili e atmosfere che definiscono la nostra cultura e che fanno della filiera italiana della moda la più virtuosa al mondo. Noi italiani siamo bravi a realizzare progetti, ma spesso non ci soffermiamo a raccontarli. Questa mostra, uno sguardo su 30 anni di Made in Italy, fa quel lavoro”.

Ed infine, “…Non scambiate questa celebrazione per un nazionalismo: si tratta, piuttosto, della necessità di definire un’identità a cui va riconosciuto finalmente il ruolo culturale, politico ed economico che le spetta”.

Lunga vita al Made in Italy!

Maggiori informazioni:

Italiana. L’Italia vista dalla moda 1971-2001

Palazzo Reale

Piazza del Duomo 12, Milano

Dal 22/2/2018 al 6/5/2018

Orari:

Lun: 14:30 – 19:30 Mar: 09:30 – 19:30 Mer: 09:30 – 19:30 Gio: 09:30 – 22:30 Ven: 09:30 – 19:30 Sab: 09:30 – 22:30 Dom: 09:30 – 19:30

Ultimo ingresso un’ora prima

www.palazzorealemilano.it

di Pamela Romano

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