Natura, design e ricerca costante: Umafuller

 

Giapponese, giovanissimo e con un talento naturale nel disegnare calzature.

Questo è Yuma Furuya, fondatore del brand Umafuller, ancora poco conosciuto in Italia ma decisamente interessante. Se volete essere sempre un passo avanti a tutte, care shoes-addicted, appuntatevi questo nome nelle vostre agende e leggete cosa Yuma ci ha raccontato delle sue creature e del suo mondo.

Cosa sono per te la bellezza e la moda?

“Ho coniato un’espressione che racchiude la mia idea di bellezza, ossia “Crueauty”,che deriva dalla fusione di “Cruel” e “Beauty”. Io cerco l’essenza vera della bellezza, quella che riesce a nascondersi anche nel dolore. Sono convinto che la bellezza non sia solo visiva ma anche, o forse soprattutto, mentale. Anche la moda tocca la nostra mente, la nutre. E se possedere un oggetto “fashion” è esaltante,  per me lo è ancora di più capire quali sensazioni la moda suscita dentro di noi”.

Pensi che sia possibile fondere fashion e bellezza con il design?

“Sì, ma non è facile. A volte ci sono parti della mia creazione che mancano di quel “qualcosa”, perché si tratta di trasformare un’idea, un concetto, in qualcosa di concreto e reale, visibile. Le scarpe sono una sfida ancora più ardua perché il loro scopo è quello di essere utilizzate per camminare; cerco quindi di mettere questo scopo al primo posto, adattando ad esso il design puro. Credo che questo percorso possa portarmi a creare scarpe realmente belle, non soltanto dal punto di vista estetico”.

Qual è l’idea dominante della tua ultima collezione?

“Il tema per la collezione AI 2014 è “Paramnesia”. Ho pensato all’incertezza della memoria, alla perdita dei ricordi, ai mondi che si creano distorcendoli. Ma allo stesso tempo avevo in mente la fiducia, la fede in qualcosa che intimamente percepiamo che esiste”.

La collezione “Plantae”, invece, sembra nascere direttamente dalla natura: quali sono i luoghi che più ti ispirano? Hai un “luogo del cuore”?

No, non ho un luogo in particolare che mi ispira. Ma se dovessi scegliere, credo che penserei a tutta la Terra, che mi offre tutto: persone, culture diverse, la natura. E’ lei stessa ad ispirarmi. Ovviamente però, l’ambiente in cui sono cresciuto mi ha fatto diventare il designer che sono oggi.

Un’ultima domanda, ma non per questo meno importante: hai mai pensato di lanciare il tuo brand in Italia? Pensi che il nostro Paese potrebbe essere un mercato adatto ai tuoi prodotti?

Certamente sì, ci sto pensando e mi auguro in futuro di muovermi in questa direzione. L’Italia è un paese molto speciale per me fin dagli inizi del mio percorso come designer di scarpe e sono certo che sia pieno di donne innamorate della bellezza.

 

di (Martina Porzio)

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