L’imprinting di Cristel Carrisi sulle gambe

 

In volo da Brindisi a Milano, Cristel Carrisi è seduta accanto a chi scrive. Indossa un leggings “animato” da strani unicorni che non possono non attirare l’attenzione. Sono simpatici, divertenti, ma soprattutto esaltano le gambe delle donne. Rendendole vere e proprie opere d’arte. La domanda sorge spontanea: “Di che marca sono?”. E lei pronta: “Fanno parte della mia nuova collezione!”.

Perché Cristel Carrisi, figlia d’arte (papà Al Bano e mamma Romina Power l’hanno data alla luce la notte di natale di 27 anni fa), non solo è cantautrice, ma è anche stilista, con ben due collezioni al suo attivo. Il suo esordio risale allo scorso 28 dicembre (sfilate AltaRoma) ed è legato a CrisBerry, collezione giovane, frizzante, che s’ispira ai fumetti anni ’80. Bikini, abiti corti e lunghi, oltre a una linea Kids: dress coloratissimi e facili da indossare.

La new collection punta invece a vestire le ragazze dalla vita in giù (fatta eccezione per qualche body) con dei Leggings molto molto “imPRINTing”…
A noi di Gilt, Cristel Carrisi racconta il perché della sua scelta.

La collezione CrisBerry è una linea in cui i protagonisti sono i leggings. Come mai ha scelto di renderli protagonisti?
La mia scelta è nata prendendo un capo che in realtà era solo un accessorio, un contorno, che passava quasi inosservato, e renderlo “animato” attraverso le grafiche create esclusivamente da me, al fine di vedere delle “opere d’arte” sulle gambe delle donne e perché no….anche su quelle di qualche uomo coraggioso! È un capo versatile, che può essere indossato con una sneakers o con un tacco vertiginoso.

Quali sono i valori del brand? E quale messaggio vorrebbe trasmettere?
La donna CrisBerry è una donna, scusate il termine, “cazzuta”, capace di divertirsi ma nello stesso tempo di essere dinamica e intraprendente. È una donna che conosce bene gli schemi, li rispetta ma non li segue. È un brand che vuole trasmettere positività, originalità, ma anche comodità e funzionalità per una donna che è sempre in movimento in cui il comfort si associa all’esplosività.

Le stampe della sua nuova collezione sono sorprendenti e catturano l’attenzione. C’è un posto che l’aiuta a trarre maggiore ispirazione?
Sicuramente il viaggio! L’aereo per me è un catalizzatore di idee e di creatività, per questo motivo amo i lunghi viaggi in cielo. Anche Gli Stati Uniti sono una grande fonte di ispirazione, proprio per il loro essere un melting pot di culture, idee, colori, forme, etnie…Insomma, sono un’insieme di forme artistiche oltre che patria della cultura Pop!

Se CrisBerry fosse un’opera d’arte, quale sarebbe?
L’Onda di Hokusai, un’opera della cultura asiatica che capovolge gli schemi di quell’epoca in cui tutto andava verso sinistra; l’onda va da sinistra verso destra, quasi a creare un ponte tra Oriente e Occidente! Traggo molto spunto dall’arte, soprattutto da Andy Wharol e da Lichtenstein, cercando di rendere la loro arte pop in chiave contemporanea.

E se invece fosse una città?
Sarebbe un misto tra Tokyo, Los Angeles e Cellino San Marco (città natale della cantautrice-stilista, ndr).

Chi sono i suoi principali sostenitori e chi la sua fonte di ispirazione?
Gli amici. Sicuramente gli amici: sono loro che mi incoraggiano, mi sostengono e mi fanno essere sicura di me stessa.

La sua vita sentimentale ha contribuito in qualche modo alla nascita di CrisBerry?
Ha contribuito nel senso che mi ha dato la sicurezza e il coraggio di intraprendere questa strada. Essere amati in fondo fa proprio questo: ti dà il coraggio di realizzare i tuoi sogni.

Cosa si aspetta da questo percorso?
Cascate di idee e ispirazione che vadano oltre i confini per me e per gli altri.

Come vede il futuro di CrisBerry?
Non voglio pensare al futuro. Voglio vivermi questo momento, perché il mio presente renderà migliore il mio domani.

 

 

(di Paola Vaira)

 

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