Elodie: la mia lotta continua per difendere i diritti del mondo femminile

Un a tu per tu significativo con Elodie, che ci svela in modo intimo l'importanza del suo ruolo di femminista sempre dalla parte delle donne

di Laura Maria Mancarella

ph credit: The Morelli Brothers

Elodie, cantante e attrice ( già due i film realizzati come protagonista), si presenta in splendida forma, vestita casual e con la sua ironia che la rende un punto di riferimento importante per molti giovani e giovanissimi italiani. In questa occasione ci ha raccontato del suo ultimo progetto musicale, il clubtape Red Light, e della sua lotta continua nella difesa dei diritti delle donne. 

Come si può ovviare al problema della sessualizzazione della donna, che è un tema di cui si discute molto in questo periodo? Anche la premier invita le donne ad avere la testa sulle spalle quando escono di casa. 

Bisogna sensibilizzare molto, l’uomo deve dare una mano alla donna. La vittima spesso nella vita si fa convincere dal carnefice. Invece, bisogna non aver paura dell’uomo, l’uomo deve darci una mano. Quindi dovremmo uscire senza aver paura di mostrarci per quello che siamo, senza aver paura di come vestirci, etc. 

Questo è un momento molto delicato, la donna deve puntare i piedi e non mostrare paura. Non è giusto che la donna debba sempre mostrare paura e capire la fragilità dell’uomo. La donna non può più passare il tempo a capire l’uomo, a giustificarlo. La verità è che l’uomo ha paura della donna perché la donna crea. Gli uomini hanno paura di noi perché siamo speciali. 

Sei cresciuta in una famiglia in cui il corpo era libero e i pensieri anche. C’è stato un momento in cui ti sei sentita in colpa e un momento in cui hai fatto lo switch in cui non ti sei sentita più in colpa?

Da poco tempo, da quando vado in terapia, da un anno e mezzo. Nella vita sono tanto forte quanto fragile, e la terapia mi ha aiutata tanto a capire determinati aspetti e compiere lo switch. 

In risposta a chi vuole dividere le artiste o paragonarle, senti che ci sia un movimento o una sensibilità diversa verso argomenti che ti stanno a cuore o ti senti sola? 

Io ho tante colleghe/i, amici e amiche, e sento che stiamo facendo rete. Io, tra l’altro, ho paura della solitudine. 

Ti senti femminista? 

Io sono femminista. Come dicevo prima, da quando vado in terapia, faccio EMDR, una terapia che permette di sondare delle parti emotive di te, di solito dei traumi infantili che ti creano dei blocchi. Quando ho scoperto quale fosse il mio trauma, ho cominciato a capire bene quali fossero le parti di me che si attivassero in automatico e a spostare il faro, a spostarlo su altro, ad accettare le cose che mi hanno fatto soffrire tanto e cercare di metterle a posto.

Ho tanti problemi con la rabbia, cerco ogni giorno di limarla, anche quando vado sulla difensiva cerco di farlo in modo più lucido, anche se è molto complicato, soprattutto quando sei stata vittima anche di abusi, spesso psicologici; solitamente riconosciamo l’abuser come se fosse familiare, e una volta presa consapevolezza te ne sganci. Una volta che togli il gancio ti liberi di quella dinamica.

Più normalizziamo la nudità femminile e meno ci scandalizziamo quando la vediamo; come è avvenuto il contatto con Milo Manara nel tuo ultimo clubtape ? 

In realtà avevo già fatto foto e video del progetto, e lui ha scelto questa foto (la foto di copertina del clubtape, ndr). È stata una grande emozione, conosco Manara da bambina, ho scoperto il corpo femminile e l’erotismo grazie a lui. 

Come è avvenuta la collaborazione con Anna Dello Russo nel video della canzone Glamour, contenuta all’interno del clubtape?  

In uno dei brani, Glamour, ironizzo sull’esclusività del mondo della moda. Il lato negativo della moda è che ti fa sentire fuori dalla cerchia esclusiva. E quindi ironizzo su questo aspetto, che da una parte con i suoi messaggi vuole far capire quanto sia importante l’inclusività, dall’altro rimane invece un mondo esclusivo, appannaggio di pochi eletti.

( Intervista rilasciata durante conferenza stampa)

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