Con Wolford, green is the new black

Da un consorzio aziendale austriaco che opera nel settore tessile arriva la svolta che supera il gap verso la consapevolezza green nel mondo sartoriale. Ad oggi sembra essere più un trend che una necessità, ma bisogna evidenziare che molte aziende che vantano già decenni di esperienza stiano lavorando alla sostenibilità in relazione alle risorse del pianeta fin dalla loro fondazione.

Wolford è l’esempio lampante che varca le luci della ribalta per una svolta sensazionale green oriented: lingerie e calze nutrienti per il Pianeta.

Il 06 febbraio scorso, Wolford ha presentato a Parigi il primo prototipo di abbigliamento sicuro, non solo per chi lo indossa a contatto con la pelle, ma anche per il ciclo biologico. Gli innumerevoli studi che hanno portato questa novità, si ponevano i quesiti di come ottenere materie prime non tossiche, coloranti non inquinanti, processi produttivi veloci, limitare gli scarti (mantenendo però risultati di alto rendimento bio) e infine – una volta terminato il ciclo di lavorazione e il successivo utilizzo – poter dare loro nuova vita.

Il focus sembra raggiunto con i tempi di conversione del capo Cradle to Cradle in cibo per l’ambiente in soli 8 mesi. Il nuovo materiale di base si chiama Lenzing Model ed è realizzato in fibre di cellulosa, una base di oli speciali e un filato “Roica” con capacità biodegradabili, ottimizzate seguendo le normative di sicurezza e del ciclo produttivo biologico. Ottimi risultati quindi dalla ricerca.

Con Wolford ci sarà forse la possibilità di tornare ad indossare l’iconica foglia di fico di Adamo ed Eva?

di Silvia Fabris

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