Frida Giannini – Potere evocativo di una stampa

 

Ogni grande maison di moda lo sa: il segreto di una collezione di successo risiede nelle stampe. Attraverso di esse ogni stilista firma i proprio capi, crea una tendenza, si imprime nell’immaginario del consumatore e se lo stilista si chiama Emile Maurice Hermès Rodolfo Gucci, lascia uno segno nella storia, un’impronta indelebile, e la stampa si fonde indissolubilmente con il brand.

È nel 1937 che Emile Maurice Hermès crea il Carrè 90×90 in seta prendendo spunto dal “mouchoir de cou”, il fazzoletto da collo indossato dai soldati napoleonici. Immediatamente, i foulard di Hermès diventano icone di stile e di eleganza, incorniciando il volto di grandi dive come Catherine Deneuve e Audrey Hepburn.

Attraverso le stampe ogni collezione racconta un viaggio fantastico che inizia nella Francia napoleonica tra cavalli, dame, carrozze e arriva nelle spiagge esotiche del ventunesimo secolo, disegnando la storia della maison francese. Ne sono alcuni esempi la linea Parures des Maharajas, ispirata ai motivi grafici del lontano Oriente, richiamato dalle calde tinte del rosso e dell’oro; i foulard Hermes Brandebourgs, dal gusto retrò e dai colori tenui e delicati che circondano sfavillanti armature di altri tempi e la collezione Brazil II, dal sapore latino e selvaggio, le cui stampe richiamano le brillanti tinte carnevalesche.

E se la stampa può diventare imprinting, Hermes ne è la prova: per la collezione Primavera-Estate 2013, il texture caratteristico dei carrè conquista il pret-à-porter, trasformandosi in bluse, abiti e pantaloni dalla consistenza quasi impalpabile che, attraverso le stampe dal gusto esotico e floreale, aggiungono una nuova tappa al viaggio onirico intrapreso dal brand più di 70 anni fa.

Può capitare anche che il potere di una stampa si nasconda in una fiaba senza tempo: è il caso della storica texture Flora di Gucci. Era il 1966 quando Rodolfo Gucci fece realizzare dall’illustratore Vittorio Accomero il primo foulard di Gucci con l’iconica stampa floreale da donare come omaggio alla Principessa Grace di Monaco, dopo che suo marito aveva acquistato per lei una Bamboo Bag nel negozio milanese di via Montenapoleone. Fu così che, ancora una volta, un’illustrazione diventò simbolo di stile, raffinatezza e soprattutto simulacro di una grande casa di Moda.

Nel 2005, con Frida Giannini, attuale Direttore Creativo di Gucci, il simbolico bouquet di Rodolfo Gucci rifiorisce e proprio in occasione della collezione Primavera-Estate 2013, anno in cui il new-trend sembra essere chiaramente la stampa floreale, lancia la Cruise Collection. Questa linea sembra ricordare un giardino bucolico e incantato legato ad un passato che appare tuttavia incredibilmente attuale: la famosa designer utilizza la stampa Flora per riproporre, in una nuova veste, modelli di borse altrettanto storici come la Jackie, la Bamboo, la classica Tote Bag e la Boston Bag.

Come ha dichiarato Charlotte Casiraghi, testimonial della campagna Forever Now: “Frida Giannini ha dato prova dell’eternità del motivo Flora quando lo ha reintrodotto con enorme successo. Questa icona del patrimonio Gucci rappresenta la natura in tutta la sua bellezza”.

Così accade che il new trend della stagione, la stampa floreale, non rappresenti solo il Must Have del momento, ma anche un sottile fil rouge, che rimanda ad una storia lontana, talvolta riproposta in chiave moderna, talvolta evocata dall’inconfondibile tratto stilistico delle illustrazioni.

 

 

(di Beatrice Barbieri)

 

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