London Fashion Week: la moda tra luci e ombre

London Fashion Week

L’ombra del cambiamento incombe su Londra e si chiama Brexit. I designer e le maisons inglesi però sono pronti a non farsi intimorire, e raccontarci la loro visione sul prossimo futuro del fashion inglese. Un palcoscenico audace, quello della London Fashion Week, in cui le nuove identità nate in passerella la scorsa stagione hanno bisogno di mettersi alla prova e trasformarsi in heritage.

La London Fashion Week e gli show più attesi

Più anarchica che mai, e con il suo ineguagliabile fascino, Vivienne Westwood, la regina sovversiva della moda londinese, è pronta a sfilare nel cuore della London Fashion Week. Sarà sicuramente uno show celebrativo, come lo è il documentario “Westwood: Punk, Icona, Attivista”, che arriverà sul grande schermo italiano proprio questo mese.

Come lei, anche Riccardo Tisci è pronto a tornare in scena con la sua grintosa visione di Burberry: confermerà l’eleganza reazionaria del suo debutto? Ma non è il solo, perchè per Victoria Beckham si tratta di una seconda prima volta. Dopo la decisione della scorsa stagione di sfilare a Londra, la designer ha confermato il suo feeling con la madrepatria rendendola ancora protagonista della sua nuova collezione.

La Fashion Week “accessibile”

Non soltanto le grandi case di moda inglesi saranno al centro della London Fashion Week: debutta quest’anno infatti, il “London Fashion Week: insider”. Quattro sfilate che seguono il principio see-now-buy-now sono state aperte al pubblico, sdoganando l’usuale blindatissima lista di accrediti dedicata soltanto alle celebrities e agli addetti ai lavori.

Un’iniziativa senza precedenti, sviluppata di pari passo alla schedule di fashion talks che avrà luogo il 18 febbraio, con protagonisti esperti del settore decisi a condividere la propria passione e a svelare qualche segreto del proprio lavoro.

Ma il British Fashion Council non si è fermato qui, e ha deciso di portare in passerella anche i finalisti del famosissimo Woolmark Prize e la sua giuria d’eccellenza, che include, tra gli altri, Alber Elbaz e Sara Sozzani Maino. La Somerset House è inoltre pronta ad ospitare le creazioni di una decina di designer internazionali d’eccellenza.

Insomma, una London Fashion Week di sorprese, dal tono autoritario, la verve giovane e uno stile inglese impeccabile. Che, a discapito delle ombre, sia un nuovo inizio?

 

di Alessandra Nuzzo

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