Etro PE 2021: un viaggio accompagnato dall’eterno Morricone

Etro

Etro, sulle note del Maestro

La moda riparte e si torna in scena. Etro, nononostante il Coronavirus, prende coraggio e ne apre le danze. È nel bucolico giardino dell’Hotel Four Seasons di Milano che presenta la nuova collezione Spring/Summer 2021, davanti ad una ristretta cerchia di invitati. Si è così spezzato il cerchio di solitudine creatosi nei mesi di lockdown. “Finalmente siamo di nuovo insieme, nel giardino di questo iconico hotel, nel cuore del Quadrilatero della Moda. Con questo evento vogliamo sottolineare che siamo una famiglia, che Etro è una famiglia che vive in un mondo di joie de vivre, colore e positività”, scrivono Veronica e Kean Etro, fratelli e capisaldi del brand.

Così, mentre l’Orchestra Ensemble Testori diretta da Giulia Sandoli esegue dal vivo le musiche del maestro Ennio Morricone in un bellissimo omaggio all’eterno Maestro scomparso da poco, nei vialetti del giardino dell’hotel milanese sfilano uomini e donne con abiti che raccontano storie personali, rese intense dall’esperienza vissuta e dai riferimenti che ci accomunano.

Heritage familiare e Inno alla Vita

Lo spettacolo è un Inno alla Vita, è la manifestazione lampante di un desiderio condiviso: uscire da un tempo sospeso, che inevitabilmente ha lasciato in noi delle cicatrici, e tornare alla realtà imperfetta. Anche solo sognandola con la malinconia di Nuovo Cinema Paradiso come colonna sonora. Le collezioni, interamente Made in Italy, tratto distintivo del marchio dal 1968, sono state prodotte da artigiani e imprenditori che erano impazienti di riprendere le operazioni dopo mesi di lavoro in remoto. “Il senso della comunità è stato toccante”, ha detto Veronica.

Fiori, colori, tessuti e ricordi si mischiano per dar vita ad una famiglia allargata nel guardaroba, che continua a mescolare forme e volumi che non hanno genere né età. Sono perfettamente intercambiabili tra uomo e donna. Un blazer dalla morbida tonalità fresca viene indossato sopra un romantico abito in mousseline, mentre un sensuale motivo animalier è stampato su una tuta sportiva. Alcuni elementi per completi sartoriali maschili, come cravatte o cardigan jacquard, sono abbinati ad ampie gonne a pieghe. Delicati ed inaspettati ricami di rose si insinuano sulle giacche gessate dei completi da uomo, giacche dal taglio maschile si sovrappongono ad abiti femminili lunghi e stampati. Righe, quadri Madera e il classico Paisley di Etro convivono sulle stesse camicie e sulle stesse gonne.

La donna che vediamo sfilare è leggera, spensierata, consapevole, non indossa tacchi ma sandali bassi in pelle o rafia. Il capospalla è realizzato da giacche maschili, che offrono una femminilità senza precedenti, insieme a bellissime giacche di renna sfilacciate. Il repertorio di Etro – fatto di concetti chiave come il miscuglio esplosivo di motivi archivistici, la vasta gamma dei colori, l’atteggiamento bohémien, i twin set in maglieria, i giochi di volume – è stato rielaborato minuziosamente su capi da giorno. Etro è un’eccellenza italiana capace di evolversi senza rinunciare al proprio heritage, portando in passerella la pura meraviglia di un’eredità familiare. L’atmosfera leggera e reale avvicina la collezione all’uomo, la rende accessibile.

Tra viaggio e sostenibilità

L’oggetto della collezione è il viaggio: ciò che ci è mancato di più in questo periodo di pandemia. Etro ha sempre abbracciato valori inclusivi e individualità. L’idea di viaggiare verso mete lontane, che è al centro dell’estetica e moralità del brand, è intesa più come un’esplorazione rispettosa delle diverse culture che come pura evasione. Questo leitmotiv riflette a pieno ciò che sta accadendo oggi nel mondo; i protagonisti della sfilata incarnano la diversità, “come se gli ospiti di origini diverse stessero entrando nell’hotel, con le loro storie uniche da raccontare e la loro ricchezza di ricordi ed esperienze da condividere”, ha sottolineato Veronica. Ogni look è stato disegnato in modo unico, adattato alla personalità del suo modello.

L’impegno per la sostenibilità è una preoccupazione che la pandemia ha messo maggiormente in luce. L’approccio del brand è si è sempre basato sull’uso di tessuti di provenienza responsabile: filati di eucalipto o di bottiglie di plastica riciclate. Per ridurre maggiormente gli sprechi, sono entrati in gioco anche i tessuti d’archivio e l’abbigliamento vintage. “Volevamo riportare in vita vecchi tessuti, dando loro nuova longevità e scopo. Per noi, non riguarda solo la destinazione finale, ma riguarda il viaggio”, hanno affermato i fratelli Etro, innescando così un virtuoso processo di upcycling. Il tutto identificato dalla speciale etichetta BENETROESSERE.

I viaggiatori di Etro scoprono nuovi orizzonti attraverso le lenti colorate dei nuovi occhiali da sole ETRO x CARRERA COLLECTOR’S EDITION, la riedizione estiva dell’inconfondibile modello a goccia degli anni Ottanta, Carrera Champion, che si tinge di sei colori inediti. il design dalle atmosfere retrò, artigianalità e stile combaciano con il contesto rilassato ed idilliaco.

La Giacca

Il capo rappresentativo di questo ensemble di creazioni è senza dubbio la giacca, uno spettacolo tessile che Etro presenta in tutte le sue variabili: sagomata, stampata o monocromatica. Spesso abbinata a camicie sartoriali e al mocassino, un classico evergreen. È un piacere per la vista ammirare dei veri e propri arazzi in movimento, una concatenazione di colori sabbiosi dal caramello a sfumature intense di rosso e blu dall’effetto invecchiato.

Le giacche Etro donano tutto un altro sapore al guardaroba maschile, esaltando il gusto ormai noto della tradizione con tratti esotici e grintose attrattive. Questo capo della collezione Primavera/Estate 2021 è versatile e volitivo, come la musica di Ennio Morricone, fedele a se stessa con un talento innato, per sempre capace di entusiasmare ed impressionare. Le note di Morricone e il cielo plumbeo di una Milano che si riscopre pronta alla condivisione, hanno fatto da sfondo ad un evento che difficilmente la moda dimenticherà. Una ri-partenza coinvolgente, affascinante e degna di standing ovation per Etro.

 

di Cristiana Storelli

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