Chiude Cannes 2016: cosa resta?

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Il Festival di Cannes è un evento al quale è molto difficile associare un filo conduttore, data la sua particolare vastità. Tante le sezioni, tantissimi gli eventi satellite, estremamente numerosi i volti noti che sfilano sul red carpet.

Questa edizione della kermesse, da alcuni definita “troppo glamour”, non ha fatto eccezione. Ci sono stati film bellissimi e pellicole meno apprezzate (dopotutto non è forse vero che non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace?).

Comunque, il verdetto della giuria parla chiaro: sebbene lo star system sia talvolta un grosso carrozzone colorato ed illusorio, il cinema d’autore deve rappresentare la verità.

Per questo, la Palma d’Oro per il miglior film è stata assegnata a I, Daniel Blake di Ken Loach, un film cupo e tristemente realistico sulla condizione di un uomo abbandonato dallo Stato e schiacciato dagli ingranaggi della burocrazia.

Migliori attori di terre lontane, la filippina Jaclyn Jose (protagonista del film Ma’Rosa di Brillante Mendoza e l’attore iraniano Shabab Hosseini (che ha lavorato in Forushande di Asghar Farhadi).

Contraddittorio e molto curioso il premio per la miglior regia, un ex aequo di Cristian Mungiu e Olivier Assays con Personal Shopper, pellicola interpretata da Kristen Stewart e duramente bastonata dalla critica.

Tuttavia, come già rilevato, non di solo cinema vive Cannes. Chi si aggiudica dunque il premio per i migliori look del Festival?

Palma d’Oro per la bionda Kirsten Dunst in Valentino alla cerimonia di chiusura, Isabelle Huppert in un abito verde scuro di Chloé alla prima del film Elle, la bella attrice iraniana Taraneh Alidoosti al photocall di Forushande e la sensazionale Charlize Theron in un completo di foggia maschile di Christian Dior. Stupefacente.

Insomma, Cannes 2016 è finito e ci lascia nella trepidante attesa di un nuovo Festival. Le valigie sono state imbarcate, giornalisti e fotografi partiti in cerca di altri eventi imperdibili da raccontare, le star sono già impegnate in nuovi progetti…cosa ci resta allora?

Come ogni anno, il sogno. Perché, al di là di critiche, voti e commenti, il cinema fa sognare e diventare i sogni realtà.

di Ilaria Diotallevi

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