Caprai, l’uomo che immaginò il futuro

Imprenditore nato a Foligno, classe 1966, sposato con una figlia. A dirla così potrebbe essere la descrizione di un uomo come tanti, ma se invece quest’italiano è a capo di un’azienda che è riuscita a forare il mercato internazionale in pochissimo tempo, fatturando milioni di euro, allora è un’altra storia. Questa è la storia di Luca Caprai, che dal 1992 è il patron del marchio Cruciani.

D’altra parte, crescere con un padre come Arnaldo Caprai, Cavaliere del Lavoro e capo dell’Arnaldo Caprai gruppo tessile, non può che aiutare a sviluppare un buon fiuto imprenditoriale. Se poi al tutto si aggiunge una buona dose di coraggio e voglia di rischiare, allora la ricetta è completa e risulterebbe perfetta anche al giudizio dei severissimi giudici di Masterchef.

Sì, perché Luca Caprai è uno che ama le sfide, e si sa che la fortuna aiuta gli audaci. Quando sceglie di lasciare la principale azienda paterna per puntare su la Maglital, un’altra società di famiglia specializzata in maglieria, soprattutto quella in cachemire di altissima qualità, aveva un sogno. Sogno che oggi è riuscito a realizzare, affermando la Cruciani come una delle aziende leader del settore a livello nazionale, allargando la produzione al total look uomo e donnaEleganza e qualità sono le caratteristiche principali dei prodotti Cruciani, fiore all’occhiello del made in Italy odierno.

E sono la stessa capacità intuitiva e la grande creatività del Signor Caprai che hanno dato vita alla creazione della linea Cruciani C: è il 6 giugno del 2011 quando debuttano sul mercato una serie di braccialetti colorati in pizzo macramè. Creati come piccoli porta fortuna per chi li avrebbe indossati, i braccialetti con sette quadrifogli (la prima icona Cruciani) hanno portato al successo l’azienda a livello nazionale.

Passa un anno e ritorna il sette, ma stavolta la cifra indica i milioni di pezzi venduti. Un successo internazionale, tanto grande quanto inaspettato, un’idea vincente che viene riconosciuta come un vera e propria Case History. Ormai non c’è polso sprovvisto di un braccialetto Cruciani, che si tratti del classico quadrifoglio, del cuoricino o di soggetti in edizione limitata come la farfallina e il drago, creazione che celebra l’anno del Dragone cinese. È una vera e propria invasione: giovani, adulti, vip e very normal people, tutti ne indossano almeno uno. Anche i più piccoli possono giocare con i colori sgargianti dei braccialetti Cruciani da quando è stata creata la versione kids, a misura di bambino.
Ma Luca Caprai, cosciente della propria fortuna, sceglie spesso di aiutare chi di buona sorte nella vita ne ha avuta meno. Numerose le iniziative cui Cruciani ha partecipato per sostenere progetti charity: importanti le donazioni a favore della ricostruzione dei danni causati dai terremoti, quello in Emilia e quello di Fukushima, e ancora con il più recente bracciale “stella cometa”, il cui ricavato andrà alla casa famiglia Cometa di Como.

L’ultima novità di casa Cruciani è il braccialetto “Marte Rosso” in tiratura limitata: sarà un caso, ma il bracciale dedicato a Ray Bradbury, l’uomo che con i suoi romanzi aveva immaginato il futuro, fa pensare proprio ad un certo Signor Caprai che del futuro ha senz’altro capito qualcosa. Sì, perché nonostante il difficilissimo momento economico e politico del “Belpaese”, sono personalità come la sua a rendere l’eccellenza italiana una delle principali motivazioni e delle possibilità più convincenti per uscire dalla crisi.

 

(di Margherita Orsini)

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  1. Articolo dai toni brillanti e scorrevoli. Invoglia ad una interpretazione luminosa della realtà come a dire che chi ha un sogno e lo volesse realizzare deve mettere in campo tanta determinazione programmazione ma soprattutto passione. Margherita ci hai fatto sognare evviva la positività!

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