Agire può fare la differenza

Era il 1979 quando Katharine Eleanor Appleton lanciava la prima collezione di Katharine Hamnett label; un marchio che in breve tempo si fece conoscere nel mondo per la qualità del cotone con cui vengono realizzati gli abiti e per la spinta ecologista che diede al fashion system. Negli ultimi vent’anni la designer ha combattuto battaglie contro molti temi scottanti a carattere politico e ambientale. “Free Bruma”, “White gold”, “Worldwide nuclear ban now” sono solo alcuni degli slogan che campeggiano sulle t-shirt della maison Katharine Hamnett. La collezione “Think Global” fu venduta in oltre 40 countries e vantò tra i clienti la Principessa Diana, i Beatles, Faye Dunaway, Madonna, George Michael e Norman Foster.
Nel 2010, a distanza di tre anni dalla sua ultima battaglia ecologista, Katharine ha lanciato la nuova capsule collection eco-friendly per il mare. “Save the sea” è una collezione etica di lusso ispirata ai favolosi anni ’50: bikini a pois, il costume intero Marlene Dietrich per lei e i pantaloncini Ernest Hemingway per lui. Tutti i pezzi sono realizzati con tessuti rinnovabili, cotone organico e con una minima quantità di poliestere riciclato. Quattordici capi per un guardaroba eco-consapevole, disponibili solo su Yoox.com.
Essere trendy pur rispettando l’ambiente deve diventare il motto anche di questa estate. Ecco perché la collezione “Save the sea” si è recentemente appoggiata alla Environmental Justice Foundation (EJF), da pochi giorni autrice di un rapporto incentrato sulle ripercussioni ambientali della pesca intensiva.
Questa capsule collection non può mancare nell’armadio dei fashion addicted: trendy e, contemporanemaente, promotorice di eco-sensibilità. Acquistando i capi “Save the sea” sosterremo la Pirate Fishing Campaign e il progetto “Fashioning a Better Future”, fondato dall’eroina ecologista che afferma “Agire può fare la differenza”.

Marta Falcon

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