Schiaparelli: la collezione ready-to-wear per l’autunno 2024

La collezione del prossimo autunno firmato Schiaparelli si apre con un défilé di look quotidiani, ma non banali

di Chiara Pellini

La maggior parte delle persone percepisce Schiaparelli come un brand stravagante e lontano dalla realtà per il suo forte legame con il mondo del Surrealismo. Con la collezione autunno-inverno 2024, Daniel Roseberry vuole dimostrare che non è del tutto così. Il direttore creativo è ben conscio di come la casa di moda, fondata da Elsa Schiaparelli nel 1927, si porti dietro e ancora oggi trasmetta un sense of extraordinary. Un “senso di straordinario”, oltre il reale e il razionale, per l’appunto: capi dall’effetto trompe l’oeil, accessori sovradimensionati e abiti che sembrano sculture in metallo. Ma Schiaparelli non è solo questo.

Schiaparelli “effortless”: l’ispirazione è dall’estetica cowboy

La collezione del prossimo autunno si apre con un défilé di look quotidiani, ma non banali. Il focus iniziale ricade sui completi giacca/pantalone, caratterizzati da uno stile effortless, senza sforzo. Pian piano si comincia a cogliere un’ispirazione proveniente dal mondo equestre. Cinturoni in vita e texani a punta riportano all’immagine dei cowboys. Anzi, in questo caso, delle cowgirls. Le camicie, abbottonate fino al colletto, sono chiuse da cravatte che ricordano vere e proprie code di cavallo intrecciate. Subentrano, infine, elmetti neri da sentinella.

Look serali, soprabiti e accessori

Ai look per il giorno succedono quelli per la sera. Abiti aderenti ospitano un delicato effetto trompe l’oeil, alternandosi a uno stile “da amazzone” fatto di indumenti dai lunghi drappeggi. L’intento dei capi da sera è di abbracciare la bellezza della femminilità, le cui forme e vanità vengono esaltate. I capi outerwear raccontano un altro tipo di donna ancora: una donna forte, una guerriera corazzata che porta giacche dalle spalle imbottite anni Ottanta o lunghi cappotti strutturati.

Gli accessori rimangono fedeli all’estetica Schiaparelli. Abbiamo già parlato delle cravatte di  capelli acconciati a mo ‘di treccia. Non mancano bottoni grandi come piatti da dessert, orecchini e spille altrettanto monumentali. “Penso che le persone percepiscano solo il lato ‘straordinario’ del brand e io vorrei che sapessero che c’è una vera realtà dietro” commenta Daniel Roseberry. Sarà riuscito nel suo intento?

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