Roberto Cavalli e i suoi anni Venti

La fashion week milanese di questo autunno inverno 2014-15 sta per volgere al termine.  Dopo quattro giorni di totale full immersion tra arte e creatività nel fashion design italiano, oggi una della maisòn made in Italy per eccellenza, il cui imprinting nel mondo della moda è forte da decenni, è stata di nuovo in grado di stupire. Stiamo parlando di Roberto Cavalli, il cui show ha letteralmente incantato gli ospiti, grazie alla scenografia d’eccezione che ha visto le splendide modelle calcare una passerella fatta di lingue di fuoco, ma soprattutto grazie alla creatività della collezione.

Il richiamo agli anni 20 si sente sin da subito, fortissimo, quasi un urlo silenzioso che costringe il pubblico a focalizzare l’attenzione sulle micro applicazioni sartoriali degli outfits. Impossibile non notare il lavoro artigianale fatto sugli abiti di reminiscenza charleston con perline e pailettes applicate con maestria su  tessuti setati e leggeri dalle lunghezze mini e midi, che trionfano sulla catwalk in un tripudio di bagliori e luminescenze riflesse.

Ad impreziosire il tutto entrano in gioco i capispalla in pelliccia, oversize o mini, destinati a cingere solo spalle e collo. Colori neutri illuminati da attimi di rosso e punte d’oro, il tutto sormontato da poncho oversize dalle linee geometriche ma sinuose, per finire con gonne che si aprono in frange o a tulipano.

Non mancano le stampe pitonate, firma indiscussa della maison, così come i dettagli stampati sugli interi abiti. La donna Cavalli è una femme extra strong, di matrice spartana, che sembra provenire da un universo dove dominano forza indomita e ribellione caratteriale. Gli outfits in rosso sembrano forgiati direttamente dal fuoco, per una donna estremamente aggressiva, che cavalca la città facendola sua, senza mai perdere il suo tocco d’eleganza, donato dalla preziosità degli abiti d’alta sartoria.

 

di (Miriam Rapisardi)

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