Max Mara propone uno stile minimal, raffinato e newyorkese

Max Mara porta in passerella delle vere e proprie “Uptown girls” che rivisitano la figura della scrittrice Colette in chiave moderna

a cura della Redazione

Tradizionale ma innovativa, sexy ma sobria

Così viene immaginata la donna di Max Mara. Una donna che fa riferimento alla figura della scrittrice francese di fine Ottocento, Colette, la quale ha portato innovazione e grandi novità nella sua epoca. Riprendendo la sua personalità, il suo lavoro e il suo immaginario, si portano in scena capi glamour e femminili, che presentano però anche qualche tocco androgino che rimanda l’idea di donna emancipata. I capi più maschili sono i coat da ufficiale e i caban. 

Una donna moderna, evocativa, sobria ma sensuale. La donna deve splendere ma soprattutto deve piacere a se stessa. Il look che apre la sfilata è composto da un elegante cappotto blu notte, da cui si intravedono degli shorts abbinati a collant. Il tutto viene abbinato a una maglia in cashmere, un bustier in lana, una micro cintura e delle francesine.

I dettagli che colpiscono la audience

Tra i protagonisti assoluti del défilé spiccano sicuramente i cappotti in lana, in cashmere, lavorati a maglia; il nodo, che in questo caso sostituisce la cintura in vita; il color blu notte, impreziosito talvolta da cristalli brillanti; le jumpsuit morbide e gli abiti tunica. Tutti look minimal ma comunque ricercati e originali.

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