L’esordio di Diesel alla Milano Fashion Week

Diesel presenta la SS 22 con un audace cortometraggio, dove i confini tra sogno e realtà si offuscano, ma il denim resta protagonista

Per la prima volta Diesel, colosso italiano specializzato in denim, entra nel calendario della fashion week milanese con una collezione genderless giovane e irriverente.

Non si tratta solo della prima sfilata della storia del marchio, bensì anche della prima espressione della visione creativa di Glenn Martens, lo stilista belga al quale è stato affidato il ruolo di direttore creativo di Diesel dallo scorso ottobre. 

Tutto ciò segna un nuovo inizio per il progetto del brand, o meglio un’evoluzione, che sarà caratterizzata da un impegno sociale e ambientale più forte e decisivo, come espressamente annunciato da Glenn Martens stesso. 

Una visione allucinatoria che sorprende 

Protagonista del cortometraggio, una giovane ragazza dai capelli rosso fuoco, che indossa ovviamente un jeans e una maglietta bianca, annodata alla cintura. Lei ci porta con sé in quattro ambientazioni diverse, al limite tra allucinazione e realtà.

Si passa da un rumoroso e caotico after-party, alle strade di una città metropolitana, all’ascensore di un ufficio, fino ad arrivare inaspettatamente su Marte, in un’atmosfera onirica popolata da quelli che sembrano personaggi arrivati dallo spazio, che indossano abiti eclettici e futuristici. 

Il denim, l’indiscusso protagonista

La collezione non smentisce l’anima del brand, presentando il denim nelle sue molteplici declinazioni e richiamandolo anche nei capi di tessuti diversi, come collant o magliette, grazie a stampe trompe-l’oeil

I primi look danno spazio ad abbinamenti casual, volutamente semplici e rilassati, come jeans a vita alta 5 tasche e canotte, oppure giacche e camicie in denim slavato e total look di jeans con capi dai diversi lavaggi. 

Un concept contemporaneo  

I look più sperimentali sono caratterizzati da giacche e capispalla con motivi esagonali, anche tridimensionali, e da gonne con tasche e fibbie che avvolgono i fianchi e ricadono lunghe su un lato. Tra i tanti, spiccano i capi con le grafiche storiche del brand, profilati in rosso, e i completi da lavoro in satin rosa antico e blu chiaro. 

Ma i look più colorati e futuristici sono quelli presentati nell’ambientazione marziana. Qui troviamo minidress e top effetto seconda pelle con cerniere, che richiamano delle uniformi da lavoro, e i capispalla in organza con stampe dai colori sfumati. È qui che si apprezza veramente la sperimentazione dei materiali.

Una collezione d’avanguardia, in cui Glenn Martens ha saputo rileggere in modo nuovo la storia del marchio Diesel pur mantenendo la sua essenza ribelle, proiettandolo verso il futuro della moda e dell’innovazione culturale. 

di Alessia Costi

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