Il Rinascimento rock di Ermanno Scervino

 

Ermanno Scervino ha dichiarato: “Il mio Rinascimento è rock. Questa capsule è per i giovani, il futuro della moda”. Presentare le mie creazioni a Firenze è sempre  un emozionante.Ringrazio  Stefano Ricci ( Presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana), il Viceministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, e Raffaello Napoleone (Amministratore Delegato di Pitti Immagine)“.

Scervino conclude dicendo che il suo tributo alla sala Bianca è dal suo punto di vista una innovazione con la speranza che tutti gli stilisti italiani si uniscano nella promozione del Made in italy nel mondo.  Queste sono state le parole che più hanno ci hanno emozionato e che più ci hanno reso orgogliosi di essere italiani.

Nella sua capsule collection troviamo una consueta eleganza nella realizzazione degli abiti donna, molto eterei mentre che per l’uomo una rivisitazione dell’uomo d’oggi, l’uomo alternativo, l’uomo innovativo; proprio per questo lo stesso Scervino è andato alla ricerca di materiali innovativi per uomini innovativi, sempre in movimento.

Ermanno Scervino ha continuato la sua presentazione della prima capsule collection “no season” al Forte di Belvedere di Firenze, organizzando cena, cocktail e after party. Illuminazioni mozzafiato ed un dj-set d’eccellenza da parte di Boy George hanno reso questa celebrazione, una festa fuori dagli schemi dove a differenza del normale i giovani sono stati da protagonisti.

E’ proprio questo che lo stesso stilista ha dichiarato: “questa capsule è per i giovani e sono i giovani i protagonisti di oggi” . Alla festa hanno partecipato celebrities da tutto il mondo a partire dallo stesso Keyne West che seppur vestito in bianco questa volta era ospite al forte di belvedere e non sposo, cosa che accadeva poche settimane fa, inoltre hanno partecipato persone del calibro di : Agnese Renzi, Asia Argento, Francesco Vezzoli, Veronica Bocelli, Leonardo Ferragamo, Stefano Ricci, Federico Marchetti, Gaetano Marzotto, Franca Sozzani, Stefano Tonchi, Jane Reeve, Raffaello Napoleone, Teresa Missoni.

In conclusione non possiamo che ringraziare Scervino questa celebrazione e rivisitazione dell’arte fiorentina e per rendere il Made in italy una presenza dominante sul panorama mondiale.

 

di (Patrizia Rossi)

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