Gucci SS 2016: prima ciò che provi, poi ciò che vedi

La collezione primavera/estate 2016 firmata Gucci si veste di emozioni, sensazioni e miscele del nostro subconscio per regalarci ancora una volta uno show sorprendente. Elemento chiave della passerella è un simbolo curioso, che attrae lo spettatore con la stessa potenza ammaliatrice con la quale lo respinge: il serpente, un animale dai profondi significati mistici, che grazie alla sua implicita sensualità ottiene un effetto ipnotico sullo spettatore. Passerella e abiti, quindi, si ritrovano tempestati delle immagini di questo seducente animale, che risveglia nell’animo umano sentimenti nascosti.

Un altro elemento interessante per quanto riguarda i simboli sugli abiti sono senza dubbio le numerose rose rosse che incontriamo nel corso della sfilata, come a suggerire in maniera sottile la tematica amorosa. Obbiettivo dello show è quello di camuffare le sensazioni che l’essere umano prova al contatto con la città sotto forma di rimandi e immagini simboliche. Questo mira così a rappresentare il fenomeno della perdizione, dello smarrimento e della profondità inesplorata della mente riportata a galla da segnali suggestivi.

All’interno della collezione possiamo inoltre trovare una citazione di quello che è lo stile storico del marchio Gucci, ovvero l’unione ricorrente dei colori verde e rosso. Particolare, inoltre, è la scelta degli accessori quali grandi anelli colorati di pietre e maxi-occhiali composti da brillantini dorati. L’intera ambientazione ricorda quella di una radura giapponese con fronde verdi che si affacciano sulla passerella, regalando al pubblico la sensazione di trovarsi  in un universo parallelo dal quale possano contemplare da lontano la frenesia della loro vita quotidiana.

di Arianna Maria Beatrice Libio

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