Gucci, le vetement de l’aristocratie

L’aristocrazia di Gucci è elegante, essenziale, tra nuance in azalea squillante, giallo sidro acidulo e blu elettrico; gli effetti creano movimento con tuniche che rivelano spacchi profondi e sapienti intagli sulla schiena, strati di volant disegnano gli scolli e le maxi maniche danno volume agli abiti da cocktail. Per non parlare poi dei bijoux che vantano applicazioni di coralli e turchesi per un effetto supremo. L’accessorio è prettamente monocolore in vernice da abbinare o mettere in contrasto con un dress total color.

“Sono ritratti di donne aristocratiche”, spiega Frida Giannini, direttore creativo di Gucci, sottolineando come “l’ispirazione è partita guardando le foto storiche di Richard Avedon e di Gian Paolo Barbieri. Con le loro donne-icona”.

L’affermazione della creative director della storica maison fiorentina ci conduce nel gusto e nell’alto livello della collezione; Avedon, primo fotografo che immortala le modelle fuori dal contesto moda, potremmo definirlo un rivoluzionario, colui che dà una parvenza umana alle amazzoni delle catwalk; Barbieri, immortalando l’Italia della Dolce Vita, è l’iniziatore della fotografia di moda, sconosciuta all’epoca.

 

(di Benedetta Gandini)

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