Gucci: chic borghese con un touch ribelle

Le note di ‘Hey Joe’ di Jimi Hendrix, interpretata da Charlotte Gainsbourg chiude e riassume la sfilata e la collezione voluta da Frida Giannini per la donna Gucci del prossimo autunno inverno 2015.

Chic, borghese con quel tocco ribelle che fa ancor più understatement aristocratico…. intenibile irrefrenabile la donna Gucci che calca la scena sempre e solo da protagonista.

Linee pulite e rigorose, materiali più che pregiati, con una netta prevalenza della pelle e della pelliccia, e i colori inediti, con una forte virata sui pastelli polverosi, già visti nella collezione uomo.

Ispirati alle icone di stile dei Sixties, dalla rocker Marianne Faithfull alla chicchissima Marisa Berenson, ma persino a Mick Jagger, sono i pantaloni alla caviglia con cavallo basso un po’ maschili, portati con la camicia in seta e gli stivaletti con il morsetto, resi femminili dalla pelliccia di vaporosa capra tinta in verde salvia, ma anche i miniabiti a tunica di pelle, rosa cipria o giallo zafferano, con ruches sullo scollo o chiusi da una fila di bottoni piatti argentati.

Cappottini doppiopetto in angora con alta martingala abbinati a camicie di nappa sfoderata e a jeans con piega stirata, mentre la T-shirt over in visone rosa va insieme ai pantaloni di pelle cipria.

Ai piedi: stivali con il morsetto, a tacco basso per il giorno e alto per la sera, in pelle, pitone e cavallino, ma quasi sempre colorati e c’è da giurarci, saranno il prossimo MUST HAVE.

Dagli anni Sessanta torna anche una delle borse icone della maison, la Jackie, omaggio alla first lady più chic che storia ricordi, riproposta in vitello sfoderato e destrutturato, con la tipica chiusura con pistoncino di metallo protagonista di tutte le versioni, dalla shopping alla tracollina.

La sera, NO all’abito lungo, ma solo mini tuniche, anche di pelle, con plastron di pietre scintillanti dipinte a mano o tubini neri con morsetti stilizzati.

“E’ una moda per una donna che vuole piacere più a se stessa che agli altri, che punta più all’autocompiacimento che all’esibizionismo per raccogliere consensi ai party o dagli uomini” – spiega Frida Giannini – “Tom Ford ha lasciato un’eredità forte di sessualità esibita, io racconta la stilista – ho cercato di portare il marchio verso la sensualità, con un occhio femminile, prendendomi anche dei rischi perché la responsabilità del designer è quella di cambiare, prendendosi anche delle batoste”.

Incontrovertibile Frida Giannini, collezione FW2015 senza eguali.

 

di (Federica Piacenza)

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