Antonio Marras, anime legate da un filo rosso

Marras

Il fil rouge di Antonio Marras

Le donne dell’Autunno/Inverno 2020-21 firmate Antonio Marras sono ancora una volta le protagoniste di una bellissima storia: rivalsa, ispirazione, successo, una fitta trama tessuta da un lungo filo rosso.

Donne di un mondo lontano

È un sottile filo rosso a fare da padrone e da unione tra le donne di Antonio Marras che hanno calcato la passerella di Via Cola Di Rienzo. Se ad avere ispirato l’ultima sfilata era stata una fiaba sarda, questa volta è pura fantasia unita al romanticismo. Le muse di Marras per l’Autunno/Inverno 2020-21 sono delle sarte provenienti da un mondo magico e lontano.

Sono ragazze che hanno un sogno: partire dalla Sardegna, dalla Domus de Jana, e andare lontano, a Londra, per scoprire la moda e le sue arti nascoste. Ragazze di una terra lontana, come lo stesso Marras, ma anche di un’epoca lontana: forse gli inizi del ‘900, quando ancora la moda era un mondo davvero da scoprire. E questo tocco “old style” lo troviamo anche nelle acconciature delle modelle: intere fasce di capelli cucite tra loro formando copricapi a dir poco ingombranti.

Il dettaglio che fa la differenza

In tutte le creazioni firmate Antonio Marras per l’Autunno/Inverno 2020-21 c’è sempre un dettaglio, un colore in particolare che fa la differenza. La moda di Marras è asimmetrica, morbida e quasi stravagante. Le sue muse raccontano una storia, partono per una nuova avventura, e per farlo devono essere il più possibile comode. Come? Con gonne e pantaloni larghi e leggeri, dalle fantasie che ricordano la natura selvaggia della terra da cui provengono: la Sardegna. Leggeri come gli abiti di Marras, che ricoprono i corpi delle modelle come del soffice zucchero a velo rosa.

Ma c’è qualcosa che le accomuna tutte, ed è un filo rosso, presente tra i tessuti o tra i capelli. Lo stesso filo rosso questa volta tenuto in mano dai ragazzi di Marras, simbolo di una storia che è iniziata tanto tempo fa ma non è ancora finita. Perché le Janas amavano i loro uomini: autorevoli e umili, eleganti e trasandati; è ordine e caos.

Armonia di forme

La moda di Marras è pura armonia. Armonia di forme, colori, morbidezza e bellezza. La moda di Marras ci porta lontano, nella sua terra natia, ma allo stesso tempo ci proietta verso il futuro, verso nuove scoperte. Ad accompagnare la morbidezza si unisce anche la vita alta, sia nelle gonne che nei pantaloni. Per non parlare delle fantasie: dai fiori ai quadri, fino alle righe orizzontali, lanciandoci in una sinfonia di colori interminabile. Le donne di Domus de Jana amavano i tessuti. I velluti cangianti, i broccati pesanti, i quadri, i galles classici, le pellicce ecologiche, i pizzi, i damaschi, i tulle a pois dorati, le maglie di lana cotta e jeans slavati. E tra i colori non mancano il rosso porpora e il rosso cremisi, il verde salvia e il verde scuro, il bianco e il nero, l’ecrù.

La vera Jana di Marras

L’intera collezione “The crazy sewing machine and the sparkling Jana” è dedicata a Maria Lai, anche lei una delle “Jane” di Marras, che ha avuto il merito di introdurlo nel mondo dell’arte. Dopo sette anni dalla sua scomparsa, lo stilista lavora completamente pensando a lei e alla sua maestria. Perché, come dice lo stesso Marras, “la moda è come l’arte, non conosce scorciatoie ma conosce un duro lavoro e anche un po’ di sofferenza per arrivare all’obiettivo”.

 

di Giulia Rizzi

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