Julia Roberts: quel sorriso contagioso da più di trent’anni

Era il 1990 quando Julia Roberts conobbe il successo con il romantico “Pretty Woman”, accanto a Richard Gere

Eterna Pretty Woman

Era il 1990 quando Julia Roberts conobbe il successo con il romantico “Pretty Woman”, accanto a Richard Gere (e secondo me è anche il motivo per cui le bambine nate in quel periodo hanno il suo nome). Perché sì, molte donne erano innamorate del sex symbol Gere, ma tutte sognavano di essere brave, belle e felici come la Roberts. E nonostante siano passati trent’anni da quella pellicola, la sua luce non sembra voler spegnersi. 

Gli anni Novanta sono i suoi anni d’oro. “A letto con il nemico”, “Hook – Capitan Uncino”, “Il rapporto Pelican” sono solo alcuni titoli dei film di cui è stata protagonista, dimostrando di poter passare dalle commedie romantiche ai thriller, sempre eccellendo nell’interpretazione di personaggi femminili sfaccettati e dal carattere forte.

Il romanticismo, però, rimane il suo campo d’azione principale; “Il matrimonio del mio migliore amico”, “Notting Hill” e “Se scappi, ti sposo” sono le pellicole che più esemplificano la donna moderna, realizzata, ma in cerca dell’amore, a cui Julia Roberts presta il proprio volto.

“Erin Brockovich”, i riconoscimenti e la maturità

Nel 2000, è la protagonista di “Erin Brockovich – Forte come la verità”, per il quale riceve diversi premi, tra cui il Premio Oscar come Migliore Attrice. Qui interpreta un ‘attivista statunitense alle prese con una battaglia legale contro una società responsabile della contaminazione delle falde acquifere di una cittadina della California.

Julia Roberts continua ad avere successo, sempre accompagnata da colleghi di successo, ma che non riescono a oscurarne il bagliore: “Ocean’s Eleven” (e il secondo sequel) insieme a George Clooney e Brad Pitt, “Mona Lisa Smile” con Kirsten Dunst e Julia Stiles, “Closer” accanto a Natalie Portman, Jude Law e Clive Owen.

Avvicinandoci ai giorni nostri, sembra che, anche se il cinema rimane la sua prima manifestazione (vedi “Mangia prega ama”, ad esempio), Julia Roberts, come altre sue colleghe, si sia avvicinata alla televisione; toccante la sua interpretazione della dottoressa Emma Brookner nel film tv “The Normal Heart” di Ryan Murphy, sullo studio e la diffusione dell’AIDS all’interno della comunità gay. Nel 2018, poi, è Heidi Bergman nella prima stagione di “Homecoming”, serie prodotta da Amazon.

Julia Roberts: un successo infinito

Si arriva così agli ultimi progetti dell’attrice. Stanno iniziando, infatti, le riprese di “Gaslit”, nuova serie in otto episodi prodotta da Starz, che parlerà dello scandalo Watergate, concentrandosi sui coniugi Martha e John Mitchell, interpretati rispettivamente da Julia Roberts e Sean Penn, che hanno avuto un ruolo fondamentale nella vicenda. La serie è ispirata alla prima stagione del podcast di Leon Neyfakh, “Slow Burn”.

Inoltre, entro la fine dell’anno dovrebbero iniziare le riprese di “Ticket to Paradise”, la nuova commedia romantica, che rivedrà insieme la coppia Clooney-Roberts a cinque anni da “Money Monster”. I due saranno i genitori divorziati di Lily, che durante un viaggio post laurea insieme a all’amica Wren (Billie Lourd) a Bali, si innamorerà di un ragazzo a tal punto di volersi sposare subito. Madre e padre della ragazza voleranno presto in Indonesia per impedirlo.

Julia Roberts dimostra così dopo trent’anni di saperci emozionare e riesce ancora a contagiarci con il suo sorriso luminoso e la sua risata che da “Pretty Woman” non è cambiata mai. Un’arma vincente, forse, per farsi strada ed essere la diva amata da tutti, l’aspirazione di ogni ragazza con un sogno.

di Maria Giulia Gatti

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