Mondiali di Calcio in Qatar: qualcosa non va

Sono stati riscontrati numerosi problemi, tra cui corruzione, abusi dei diritti umani e dei lavoratori

a cura della Redazione

Le news negative

Stadi nuovi costruiti appositamente, infrastrutture innovative e collegamenti metropolitani ad hoc…Sembra davvero tutto pronto per il primo Mondiale invernale che viene ospitato dal Qatar, ma sembra anche che qualcosa non stia andando per il verso giusto. I problemi riscontrati più grandi ricadono sicuramente sui vari scandali emersi, la corruzione e i vari abusi dei diritti umani, nonché sull’afa soffocante che non sarà di grande aiuto, bensì limiterà le prestazioni dei professionisti.

Un focus sui problemi, per capirne di più

La problematica della corruzione riguarda uno scandalo che risale al 2015; le autorità svizzere hanno arrestato sette ufficiali della FIFA per fermare un’associazione a delinquere che andava avanti ormai da decenni. Gli ufficiali sarebbero stati accusati di uno scambio di voti per potenziali paesi ospitanti in cambio di tangenti. Un altra problematica importante, come citato sopra, riguarda la terribile condizione dei lavoratori immigrati, che hanno dato la vita per costruire i nuovi stadi. Hanno lavorato in condizioni pari alla schiavitù, con giornate lavorative di 14 o 18 ore. Ulteriore problema, sia per i calciatori che per la audience, il caldo soffocante.

Una scia di polemiche

Quello in Qatar di quest’anno è un Mondiale che sta sollevando numerose polemiche, ancor prima del suo inizio. In questo stato vige la legge islamica, la sharia, un codice assolutamente differente da quelli occidentali. Divieti vari (ex consumo di alcol), violazione dei diritti umani, punibilità dell’omosessualità sono solo alcune delle regole molto rigide che tutti dovranno rispettare per non subire amare punizioni. L’omosessualità funge da reato e viene punita con la reclusione; le manifestazioni pubbliche d’amore sono assolutamente disprezzate. Non sarà sicuramente facile adattarsi ad un ambiente così diverso da quello a cui si è sempre stati abituati.

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