Sarajevo: tra storia, souk e luoghi di preghiera

 

Una città che nel suo centro ha quattro luoghi di preghiera. E’ raro. Un luogo musulmano, due cristiani, uno ebraico. A un centinaio di metri l’uno dall’altro. Non esiste in altra parte del mondo.”

Queste parole, pronunciate da Predrag Matvejèvic, scrittore e attore croato, spiegano alla perfezione l’essenza di questa città.

Capitale della Bosnia ed Erzegovina, è un perfetto mix tra storia e modernità, religione, ottimo cibo, e perché no anche shopping. Per visitare la città potete scegliere uno dei numerosi hotel o ostelli che si trovano nella Stari Grad, ossia la città vecchia, dove si snodano locali e negozietti dove potersi perdere tra colori e profumi tipici dei paesi Balcani.

L’Hotel Colors INN è perfetto per tutti coloro che preferisco alloggiare in strutture moderne, per chi invece vuole respirare un po’ di storia in un ambiente elegante e un po’ fuori dal tempo  consiglio l’Hotel Michele, un quattro stelle in pieno centr

La Saraci è la via principale della città, completamente pedonale, e rappresenta un perfetto punto di partenza per la visita di Sarajevo: qui potrete vedere la Moschea Gazi-Husrevbey, la famosa Fontana Sebilj, la Torre dell’Orologio e il Bazar, per fare incetta di spezie, infusi e gioielli in argento con pietre colorate

Durante la sera questa via è ricca di locali che aprono i loro dehor per ospitare turisti e non, che si siedono su comode poltrone, pronti per sorseggiare un cocktail o un tè, fumandosi un narghilè e chiacchierando fino a tarda notte.

Per quanto riguarda il local food, beh, non potrete non provare alcune specialità locali, come il classico Kebab, il Cevapcici ossia una polpetta dalla forma allungata e insaporita con spezie e cipolla servita con salse e della pita calda, il Burek, una ricca torta salata ripiena di carne o verdure, e ovviamente le specilità allo spiedo come l’agnello e il maiale, che molto spesso vedrete cuocere già dalla mattina fuori dai locali su qualche girarrosto.

E i dolci? Dalla Baklava (pasta sfoglia con ripieno di noci e miele), passando per la Ruzica (simile alla Baklva ma con aggiunta di uvetta), il Sutlija, riso al latte cin cannella e polvere di cioccolato e il Tufahija, una mela cotta ripiena di amaretti e ricoperta di sciroppo di zucchero.

Ma le cose da vedere a Sarajevo sono tante, dal Ponte Vijecnica costruito nel 2003, e simbolo della “nuova Sarajevo”, al Ponte Latino, dove nel 1914 fu assassinato l’erede al trono dell’Impero austro-ungarico Francesco Ferdinando, scatenando così l’inizio della seconda guerra mondiale, fino al Tunnel Spasa, appena fuori la città andando verso l’aeroporto, costruito durante gli anni dell’assedio di Sarajevo, con lo scopo di collegare la città con la zona neutrale dell’aeroporto, così da poter portare cibo e medicine laddove non era permesso.

Ma Sarajevo è anche famosa per il festival del cinema, che ogni anno nel mese di agosto, ospita attori da tutto il mondo, rappresentando il più importante evento cinematografico dei paesi Balcani: il prossimo anno si terrà dal 14 al 22 agosto.

 

di  (Irene Panchetti)

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