Il primo Hub internazionale della gastronomia: Identità Golose

Identità Golose

Dal 20 settembre, ospitato in via Romagnoni 8, Identità Golose sarà accessibile a chiunque vorrà godersi la migliore cucina a prezzi invitanti. Sarà possibile accedere agli eventi, tra cui pranzi à la Carte o Business Lunch al prezzo di 35 Euro, dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 14:00; per ritagliarsi  un momento di piacere, dal mercoledì al sabato dalle 19:30 alle 22:30, è possibile prenotare una gustosissima Cena Gourmet con quattro portate per 75 Euro.

Inoltre, dal 26 settembre l’evento avrà l’onore di ospitare molti chef, partendo dallo stellato Moreno Cedroni, proprietario de La Madonnina del Pescatore, di Clandestino e Anikò, tutti in provincia di Ancona, e inventore del “susci” all’italiana: un paradiso per gli amanti del crudo. Cedroni ha portato un’ondata di aria fresca sia nella cucina italiana che in quella internazionale, e così farà anche dal 26 al 29 settembre a Milano.

Cibo e oltre…

Tantissime altre giornate deliziose avranno luogo da settembre fino a dicembre, e potranno essere visionate consultando il sito ufficiale della manifestazione, identitagolose.it, ma non è tutto! Il servizio dinamico che vuole proporre Identità Golose è anche per gli amanti del buon vino e dei buoni cocktails. Grandi aziende vinicole in partnership con l’evento, come Moet Hennessy e Ferrari, assortiranno le cantine nel corso di pranzi e cene.

In realtà si tratta di un progetto a lungo termine, infatti a novembre ci sarà aria di grandissime opportunità, non solo per i grandi cuochi, ma anche per i giovani emergenti, a cui sarà data l’occasione di intraprendere un percorso formativo unico: si tratta dell’alternanza scuola-lavoro, che prevede più di ottanta ore di teoria-pratica per gli studenti dell’ultimo anno degli Istituti Alberghieri.

Identità Golose: un mix imperdibile di sapori, emozioni e sperimentazioni sulla buona cucina è previsto per questo autunno/inverno, il tutto powered by TheFork, (l’app da cui si potrà prenotare).

 

di Caterina Pregnolato

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