Cibus 2021: si riparte!

Si svolgerà dal 31 agosto al 3 settembre a Parma il 20° salone internazionale dell’alimentazione, Cibus: riparte il food and beverage

Parola d’ordine: export 

Si svolgerà dal 31 agosto al 3 settembre a Parma il 20° salone internazionale dell’alimentazione, Cibus, che, soprattutto in questa edizione, si prefigge di rappresentare il pass per la ripartenza e l’export per il food and beverage italiano. Si tratta della prima grande fiera internazionale B2B a riaprire in presenza, e non è un caso se parliamo di agroalimentare Made in Italy.

È infatti innegabile che il cibo sia stato il protagonista del lungo periodo di lockdown che ha costretto la maggior parte della popolazione mondiale a vivere all’interno delle mura domestiche. Non solo in Italia, quindi. I dati parlano di una richiesta dall’estero crescente di prodotti tipici della Dieta Mediterranea e di buona qualità, più in generale. 

Il protagonista della Fiera: il cibo

L’area di esposizione sarà dedicata a ogni tipologia di prodotto, come salumi e formaggi, pasta e prodotti da forno, olio, beverage e grocery, surgelati e prodotti locali. Inoltre ci sarà una nuova area dedicata al canale dell’Horeca, ovvero dei ristoranti, bar e altro, chiamata “Ho.Re.Ca.The HUB”, in collaborazione con Dolcitalia, una dedicata alle birre artigianali nel nuovo spazio di Unionbirrai e Birra Nostra, e quella di Bellavita Expo, manifestazione B2B che organizza nelle capitali estere eventi promozionali del Food & Beverage italiano. 

Saranno presenti buyer italiani ed europei del retail, a cui vengono offerte le esperienze di “factory tours” e “retail tours”, per visitare stabilimenti produttivi della food valley e punti vendita di distribuzione, e i “tours on-site” con percorsi a tema orientati alle produzioni tipiche. Ci sarà anche il “Cibus Forum”, dove i protagonisti della filiera agroalimentare si confronteranno sulle principali tematiche di settore allo scopo di definire una strategia vincente.

Obiettivo Cibus 2021: la ripresa del Made in Italy 

Ivano Vacondio, Presidente di Federalimentare, crede che la Fiera possa rappresentare l’occasione per la ripresa dell’industria alimentare italiana, date le difficoltà incontrate nel 2020 e nella prima parte di quest’anno. “A suggello di questi auspici, Cibus sarà l’occasione per lanciare un segnale forte: il Made in Italy torna al centro ed è pronto ad affacciarsi sui mercati esteri per riprendere, più veloce di prima, l’autostrada dell’export”, continua Vacondio.

Della stessa opinione Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma, per cui Cibus 2021 è allo stesso tempo una sfida e un dovere, in quanto si tratta di “mettere in campo la nostra reputazione a livello internazionale, costruita in 40 anni insieme a Federalimentare. Saremo i primi nello scenario fieristico europeo per offrire, insieme al Governo Italiano, un vantaggio competitivo ai nostri espositori e quindi al Made in Italy alimentare”. 

Con Cibus 2021 si rinnova dunque l’opportunità di dimostrare ancora una volta l’eccellenza e la qualità dei prodotti italiani e promuovere e supportare le imprese nazionali sul mercato estero. Un punto di incontro tra i vari attori del settore per far ripartire finalmente il Made in Italy.

di Maria Giulia Gatti

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