Roma-Torino, scontro a suon di pellicole

Da un lato il Festival Internazionale del Cinema di Roma, dall’altro il Torino Film Festival. Sul primo fronte il direttore artistico della rassegna romana, Marco Muller, sull’altro l’omologo torinese, Gianni Amelio.

A Roma 59 lungometraggi in prima mondiale e 5 in prima internazionale, 12 mediometraggi  e 34 cortometraggi, un concorso per 13 film in prima mondiale e un fuori concorso con 5 film gala in prima mondiale e 4 in prima internazionale, e poi, ancora, 21 lungometraggi in prima mondiale, 1 lungometraggio in prima internazionale, 8 mediometraggi e 23 cortometraggi, 33 pellicole (tra documentari e lungo-medio-corto metraggi) tutti in prima mondiale, 16 lungometraggi italiani e 14 lungometraggi opere prime e seconde, in tutto 26 Paesi partecipanti.
A Torino, invece, 223 titoli, di cui 70 lungometraggi opere prime e seconde, 43 anteprime mondiali, 11 anteprime internazionali, 13 anteprime europee e 81 anteprime italiane, selezionati su circa 4000 film visionati (tra corti, medi e lungometraggi).

Da una parte la settima edizione romana che si svolgerà dal 9 al 17 novembre, all’Auditorium Parco della Musica; dall’altra 30 anni di manifestazione cinematografica in programma dal 23 novembre al 1 dicembre.

In mezzo scorre un fiume. Di polemiche e scintille. “C’è chi vorrebbe da noi opere prime e seconde, ma solo di registi mongoli”, ha tuonato Gianni Amelio in terra ‘nemica’, Roma appunto, presentando la trentesima edizione del suo Torino Film Festival. Una frecciata diretta senza mezze misure al suo alter ego capitolino alla guida del Festival cinematografico in quel della Capitale, che non aveva risparmiato mai una certa ironia nei confronti del festival piemontese. “Noi mettiamo anche film di uno che dirige esordendo a 75 anni come Dustin Hoffman (“Quartet, ndr)”, ha proseguito Amelio, sottolineando come Torino vada considerato “futuro e avvenire. Tutti oggi parlano e si riempiono la bocca di Sundance e Tribeca. Io ne parlo da sempre, noi non ci siamo mai vergognati di prendere film da loro, né abbiamo mai avuto il vizio dello ‘ius primae noctis’ . Oggi si propongono solo vecchie cose vestite da modernità. Insomma chi sparla di Torino si rimangi presto quello che ha detto”.

C’è da scommettere che la guerra cinematografica sia appena iniziata… Ma tralasciando sarcasmo scaramucce, veniamo alle due rassegne che a breve allieteranno la Capitale e il capoluogo piemontese. E non certo per una presa di posizione a favore dell’uno o dell’altro, ma procedendo in un ordine rigorosamente cronologico, andiamo a sbirciare un po’ nel profondo di questi due rinomatissimi eventi riconosciuti a livello internazionale.

Festival Internazionale del Film di RomaPer la prima volta diretto da Marco Muller, vede in concorso 13 film, di cui tre italiani: “Alì ha gli occhi azzurri”, di Claudio Giovannesi, “E la chiamano estate”, di Paola Franchi e “Il volto di un’altra”, di Pappi Corsicato. La Selezione Ufficiale è formata da un Concorso internazionale, un Fuori Concorso che ospita proiezioni di gala del 2012, la linea di concorso dedicata alle nuove correnti del cinema mondiale senza distinzione di genere e durata, e Prospettive Italia che intende fare il punto sulle nuove linee di tendenza del cinema nostrano. Sezione autonoma e parallela, ‘Alice nella città’ organizzerà, secondo un proprio regolamento, una rassegna di film per ragazzi.

E merita sicuramente di essere ricordato l’impegno del Festival romano per il sociale – attraverso la collaborazione con Enel Cuore, UNHCR, Telethone per l’ambiente, con il progetto di riduzione e compensazione in collaborazione con Impatto Zero® di LifeGate, grazie al sostegno di Ricola. Inoltre, anche in questa settima edizione verranno assicurati i servizi di audio-descrizione e sottotitolazione digitale per le persone con disabilità visive o uditive che potranno così fruire oltre che partecipare alle proiezioni. L’iniziativa sarà coordinata da Blindsight Project e Consequenze.

Torino Film FestivalGiunto quest’anno alla sua 30esima edizione, sceglie di spegnere le  candeline con due ospiti d’eccezione. Ad aprire la rassegna cinematografica sarà infatti l’esordiente Dustin Hoffman alla regia, mentre la madrina della serata sarà la splendida Claudia Gerini. Ad abbassare il sipario sulla manifestazione, il 1° dicembre, sarà invece “Ginger & Rosa” di Sally Potter; madrina della serata finale sarà l’attrice Ambra Angiolini. Da quel 25 settembre 1982 quando nel capoluogo piemontese si formava il primo embrione del Torino Film Festival, con l’intento di esplorare le tematiche della cinematografia giovanile, di strada ne è stata fatta. Edizione dopo edizione quel piccolo e ambizioso embrione che aveva il nome di Festival Internazionale Cinema Giovani si è infatti trasformato in una straordinaria rassegna capace di indagare sulle forme innovative, periferiche e sperimentali del cinema internazionale: un cinema “giovane” imperniato sul rinnovamento linguistico che si contrappone alle forme consolidate di cinematografia.

Durante questa edizione numerosi saranno i riconoscimenti assegnati: primo tra tutti il Gran Premio Torino, che andrà a Ken Loach e Ettore Scola, per aver contribuito al rinnovamento del linguaggio cinematografico, alla creazione di nuovi modelli estetici, alla diffusione delle tendenze più significative del cinema contemporaneo. E non mancheranno premi ai lungometraggi internazionali, documentari e cortometraggi made in Italy e al miglior film sul mondo del lavoro.

Ma ora basta così: il red carpet è pronto. Si spengano le luci in sala. Buona visione…


Informazioni

http: //www.torinofilmfest.org
mail: info@torinofilmfest.org

http: //www.romacinemafest.it
mail: info@romacinemafest.org

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