Jack Reacher 2: fra giudizi contrastanti e un cast 10 e lode!

“Sì” e “No” per Jack Reacher 2, l’ultimo action-movie firmato Edward Zwick. L’azione c’è, il cast è brillante e ben noto al pubblico nazionale e internazionale, ma qualcosa alla base sfugge, non convince, generando giudizi contrastanti e dibattiti cinematografici.

La trama resta poco legata a quello che era il primo film (“Jack Reacher: la prova decisiva”, 2012) presentando come unico elemento conduttore il protagonista: Tom Cruise. Ancora una volta il paladino della giustizia si impone sulla scena armato di coraggio, sfrontatezza e qualche pugno, pronto a svelare cosa c’è dietro l’enigmatica scomparsa del maggiore Susan Turner e a scavare in un mondo che prima di allora aveva sempre messo da parte e rifiutato: quello dei sentimenti.

Tosto, autorevole, ma al tempo stesso femminile e sensuale è il personaggio di Susan, interpretato dall’attrice Cobie Smulders, indimenticabile Robin Scherbatsky di “How I met your mother”, o Maria Hill in “The Avengers”. Questa donna pone un sipario sui soliti soggetti femminili dei film d’azione, nessuna mogliettina pronta ad aspettare il marito-spia a casa coi figli, nè sex-symbol in tutina lucida nera: il maggiore Turner è autorevole, figura di potere ma sopratutto in pericolo.

Ed è qui che Mr. Cruise, da sempre celebre attore di grandi film adrenalinici, riesce ancora ad avere la meglio sui cattivi e a dimostrare di essere l’unico da temere. Colpisce e schiva con grande rapidità, come un vero vent’enne, ma l’età avanza anche per i divi di Hollywood e quindi in questo sequel di Jack Reacher anche il protagonista “le prende”. Qualche scena a petto nudo ancora si intravede (quasi come “segno caratteristico” dell’attore) anche se l’effetto non è sempre quello sperato, ma Tom Cruise è Tom Cruise, e a un uomo così tutto può essere concesso!

La sceneggiatura di Zwick e Marshall Herskovitz si pone ricca di colpi di scena, di sparatorie e inseguimenti, ma nulla di effettivamente innovativo. Un thriller classico che si orna di mini-scenette intime e di rapidi comic relief.

Ci si interroga sulla riuscita o meno del film, ma intanto per gli amanti dei libri di Lee Child (a cui si è ispirata la trama) e della saga è giunto finalmente il momento di andare al cinema!

di Federica Giampaolo

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