Billie Eilish: The World’s a Little Blurry – una storia di vulnerabilità e forza

L’attesissimo docu-film che vede protagonista Billie Eilish è finalmente disponibile dal 26 febbraio sulla piattaforma Apple TV+

L’attesissimo docu-film che vede protagonista Billie Eilish è finalmente disponibile dal 26 febbraio sulla piattaforma Apple TV+

Al centro della vicenda c’è lei, Billie Eilish, il fenomeno del mondo dell’industria musicale degli ultimi anni. Il documentario ci presenta la cantante nella sua totalità di artista e persona, affrontando il viaggio lungo e ricco di sorprese della sua vita, fatta di cose semplici, di una famiglia che l’ha sempre sostenuta ma anche di tanta sofferenza interiore. All’interno della pellicola vengono toccati tanti temi cari alla cantante, come il rapporto stretto con la famiglia, l’amore per la musica, la sua crescita personale, così come gli episodi di estrema tristezza e depressione che l’hanno accompagnata in tutti questi anni. 

La famiglia

Una delle colonne portanti della vita e carriera della cantante è sicuramente la sua famiglia, che l’ha da sempre accompagnata e sostenuta anche nei momenti più difficili. I genitori credono fortemente nella creatività, in particolare in ambito musicale, e hanno spronato i figli a coltivarla ogni giorno. Billie Eilish, per questo motivo, definisce la famiglia un’unica grande canzone in cui ognuno canta la propria melodia, perfettamente armonizzata con gli altri componenti. Dunque, la famiglia e l’ambiente artistico e stimolante nel quale è cresciuta l’hanno resa la persona e l’artista che è oggi.

Non è solo musica 

Sono le interviste a svelarci il senso della sua musica. Tra le tante domande, le viene chiesto perché le canzoni siano così scure, non felici, sensazione trasmessa sia dal testo che dalla sonorità. Billie Eilish risponde affermando che la felicità è un sentimento che fatica a provare, e quindi come può parlare di qualcosa che non conosce?

Aleggia, infatti, per tutta la durata del film, come un fantasma, la depressione come stato esistenziale di Billie, che non nasconde, anzi, mostra ed esorcizza costantemente questo stato d’animo all’interno delle sue canzoni e nel loro processo creativo. Inoltre, per quanto scure o sfocate siano queste sensazioni, lei le prova e trova necessario parlarne perché ci sarà qualcuno che si ritroverà in quelle parole o in quella melodia, sentendosi meno solo e confortato. 

Il taglio narrativo del documentario

Il docu-film è diretto da R. J. Cutler e ci offre uno sguardo intimo e a 360 gradi nella vita di questa adolescente, raccogliendo ogni suo piccolo momento. Molte scene sono infatti composte da materiale d’archivio registrato negli anni: dalla registrazione e composizione dei brani alla candidatura per i Grammy; dall’esame di guida ai concerti. Ed è proprio grazie a questa scelta che si crea uno stato di intimità che coinvolge a pieno lo spettatore, facendolo diventare protagonista della vita della cantante. 

In conclusione, questo documentario ci dimostra che lavorando costantemente e duramente, si possono raggiungere i propri obiettivi. Billie Eilish ne è un esempio, ed è un fenomeno a tutto tondo che sta rivoluzionando il mondo della musica e un po’ anche la vita di tanti di noi.

di Sara Buzzoni

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