Maserati presenta Grecale Tributo Il Bruciato

Da un incontro tra il SUV di Tridente e Il Bruciato, celebre vino di Bolgheri, nascono delle vetture esclusive realizzate grazie al Programma di personalizzazione Maserati Fuoriserie, per esprimere l’essenza del saper vivere italiano

di Alessia Masciulli

L’unione di due passioni: l’alta ingegneria e la bellezza della viticoltura

Maserati e Marchesi Antinori svelano Grecale Tributo Il Bruciato, emblema del saper vivere italiano. Questa serie limitata di vetture unisce la passione per l’alta ingegneria e l’arte della viticoltura. Un omaggio all’Italia, alla terra, alla bellezza autentica di Bolgheri, gioiello della costa Toscana, e a una delle sue etichette più iconiche: Il Bruciato, che non è solo un vino, ma è carattere, è anima intensa e spigliata. Pensata e realizzata in collaborazione con Marchesi Antinori, tra le più antiche e prestigiose aziende vitivinicole familiari al mondo, Grecale Tributo Il Bruciato simboleggia l’incontro tra il dinamismo elegante della Casa del Tridente e il carattere deciso del vino Il Bruciato. 

Il design ispirato alla stagione della vendemmia

Il body color si presenta nella tonalità Alchimia Scarlatta che richiama il rosso intenso del vino, prendendo mille sfumature diverse e brillando a seconda di come la luce lo colpisce. Per realizzare l’esclusiva tonalità è stato utilizzato un pigmento estremamente particolare, chiamato Chromaflair, capace di dar vita a una variazione del colore molto netta. La vernice ha, infatti, una base bordeaux con due facce: una oro ramato e l’altra lampone scuro, per creare una nuance profonda, grazie alla quale la vettura, dalle diverse prospettive, sembra quasi essere di tonalità diverse. Ogni dettaglio dell’abitacolo è pensato per trasformare il viaggio in un’esperienza sensoriale creando a bordo armonia, come un calice di vino che racconta la terra da cui proviene.

Un tributo al Saper Vivere Italiano

Questa edizione speciale richiama, nei suoi dettagli stilistici, un luogo nella costa toscana, Bolgheri. È qui che è nato Il Bruciato, nel 2002: un vino dal carattere deciso e armonioso, pronto a condividere lo spirito del SUV Maserati Grecale. Non è solo un’auto, ma un manifesto del Saper Vivere Italiano, un invito a godere della vita con eleganza, gusto e passione. Un viaggio che parte dal cuore della Toscana e arriva ovunque ci sia desiderio di bellezza.

Giovanni Perosino, Maserati Chief Marketing and Communication Officer: 

“Grecale Tributo Il Bruciato è il frutto di un lavoro esclusivo che ruota intorno all’essenza di Maserati come epitome del lusso italiano nel mondo. Una realizzazione per pochi, creata quasi su misura, ispirata alla tradizione, all’innovazione e all’artigianalità 100% made in Italy. Espressione del programma di personalizzazione Maserati Fuoriserie, grazie al quale i nostri clienti possono realizzare la vettura dei loro sogni: esemplari unici, capaci di conciliare design inconfondibile, prestazioni straordinarie, materiali pregiati e la creatività più estrema e ricercata. Così come Maserati trova le sue radici nello spirito granturismo, questa speciale versione di Grecale è un tributo al saper vivere italiano, dove ogni curva racconta una storia e ogni viaggio diventa esperienza”.

Il bruciato

Grazie allo stile, alla tecnologia e a una innata esclusività, soddisfano i gusti più esigenti e raffinati, costituendo da sempre un punto di riferimento nell’industria automobilistica mondiale. Una tradizione di automobili di successo, che hanno di volta in volta ridefinito il concetto di auto sportiva italiana per design, prestazioni, comfort, eleganza e sicurezza, oggi disponibili in oltre 70 mercati a livello internazionale.

Il Bruciato nasce nel 2002 a Tenuta Guado al Tasso, di proprietà di Marchesi Antinori, per raccontare e far conoscere secondo uno stile moderno il terroir unico di Bolgheri. Si tratta di una zona autentica e dolce, che continua a conservare molti dei caratteri e dell’intensità della Maremma dipinta dai Macchiaioli e descritta da Carducci e da Renato Fucini tra metà Ottocento e i primi del Novecento. Il suolo di origine alluvionale, da argillo-sabbioso a argillo-limoso, con presenza di agglomerato bolgherese (scheletro), esalta il carattere e la personalità dei varietali attraverso una grande identità territoriale. Questo particolare suolo, detto “conglomerato di Bolgheri”, presenta nell’intervallo di pochi metri caratteristiche eterogenee. Una terra contraddistinta dall’Anfiteatro Bolgherese, una serie di colline che racchiudono la pianura che si affaccia sul mare, capace di creare un microclima unico, con grandi escursioni termiche. 

Il nome del vino deriva dal bosco che si trova all’interno della tenuta chiamato “La Macchia de Il Bruciato”. Le uve, accuratamente selezionate, provengono da vigneti situati su suoli con un’ampia variabilità geologica, capaci di esprimere una grande complessità. La Cantina del Bruciato si trova a 2,5 km dal mare, affacciata sulla Vecchia Aurelia, e si sviluppa su un unico livello, con una disposizione funzionale che segue il ciclo produttivo del vino. L’edificio, progettato dall’architetto Fiorenzo Valbonesi, ASV3 Officina di Architettura, è caratterizzato da una facciata in metallo perforato di zinco titanio, che funge da filtro termico e luminoso, creando un dialogo continuo con l’ambiente circostante: un perfetto equilibrio tra innovazione architettonica e tradizione vinicola.

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