Il mito cresce restando “MINI”

 

Dal 2001 al 2013, sono state vendute 2,8 milioni di MINI nel mondo. Attualmente, il marchio è commercializzato in 108 Paesi e produce sette diversi modelli. Un modello che cambia, ma rimane allo stesso tempo costante negli anni, rispettoso di una tradizione che affonda le radici nel capolavoro creato dall’Ing Alec Issigonis nel 1959. THE NEW MINI si presenta in concessionaria con un prezzo d’attacco di 18.300 euro, completamente rinnovata sotto ogni punto di vista: dotazioni di bordo, cambi, pianale, telaio, elettronica, ma soprattutto nuovi motori TwinPower Turbo a 3 cilindri e Euro 6.

Anche in questa versione MINI regala divertimento di guida a piene mani. Prestazioni e handling incrementate, ma anche grande attenzione agli aspetti “eco” con un consumo medio di appena 3,5 litri per 100 km ed un livello di emissioni di CO2 di 92 g/km. I gruppi ottici sono più grandi e vistosi che in passato e appare leggermente diverso anche il frontale, ora più spiovente rispetto a prima, a vantaggio dell’aerodinamica. Anche le dotazioni di sicurezza sono di prim’ordine, sia con sistemi di sicurezza attiva, che passiva. Al profondo rinnovamento dei propulsori si accompagna una prima assoluta, rappresentata dagli ammortizzatori regolabili elettronicamente. Sarà possibile optare per due settaggi, con conseguente variazione di rigidità per privilegiare la guida più confortevole o quella sportiva.

 

Uno sguardo attento anche all’abitabilità. La nuova MINI è più spaziosa, cresciuta in lunghezza di quasi 10 centimetri, 7 millimetri extra in altezza e di oltre 4 centimetri in larghezza, conservando comunque dimensioni più ridotte rispetto ai competitors. Le modifiche ben più radicali all’interno, per ottenere un abitacolo sempre più curato e prezioso. Via il contachilometri dal centro della plancia, adesso si trova sul piantone dello sterzo; via la chiave di accensione, start e stop si danno ora con un tasto rosso sulla consolle centrale. Il controller del navigatore tra i sedili anteriori sa di BMW, come la nuova strumentazione che ne ripropone praticamente lo stesso identico stile e caratteri. Influenza che si vede ancor prima di entrare, nelle maniglie anch’esse di inequivocabile stampo BMW.

La nuova MINI è sicuramente un’auto più matura e attenta anche alla voce bagagliaio, che in questa nuova versione guadagna 50 litri, garantendo così un 30% in più di spazio. Per questa “New Original” anche i pacchetti di personalizzazione si arricchiscono. Tre nuovi colori per l’esterno, partendo dal pubblicizzato Vulcanic Orange, il Moonwalk Grey e il Blazing Red. Anche gli interni sono ancora più unici con nuove line di colori, nuovi tessuti e nuove superfici interne. Ma il vero asso nella manica, che si nasconde dietro allo sforzo progettuale di questa terza serie, è il LED RING. Una vera novità in tema di funzionalità, questo anello luminoso interagisce con il guidatore, informandolo e supportandolo durante la maggior parte delle operazioni che si svolgono quotidianamente in auto.

Lanciata ufficialmente a metà dello scorso mese, la nuova MINI nel primo open week end già contava circa 225 contratti d’acquisto, il più alto numero mai registrato in questa occasione. Il numero è salito a 500 contratti in poco meno di 2 settimane.

 

John Keats scrisse: “ L’automobile ha cambiato il nostro modo di vestire, i costumi, le abitudini, le vacanze, la forma delle nostre città, le modalità d’acquisto dei consumatori, i gusti e le posizioni nei rapporti sessuali”, forse era un po’ estremo come giudizio, ma se pensiamo al mondo MINI, potrebbe non essere troppo lontano dalla realtà.

La MINI non è solo un auto, ma l’accessorio che completa il nostro abbigliamento. Si può essere uno dei milioni di fan, oppure la si può considerare troppo costosa e alla moda, ma non si può negare che la MINI sia un’auto diversa da tutte le altre, e non solo per lo stile.

 

di (Federica Gennaro)

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