Antonio Marras: accumuli, percorsi, labirinti e fili

Vincitore del Design Award 2015, Antonio Marras anche quest’anno, durante la settimana milanese del Salone del Mobile, ha creato un allestimento mozzafiato in collaborazione con Eligo (ex Segno Italiano). Passare qui è ormai d’obbligo se ci si vuole immergere in un luogo suggestivo e sostare in un’oasi di bellezza e tranquillità.

Al Circolo Marras, in Via Cola di Rienzo 8, gli ambienti si susseguono per raccontarci una e più storie, secondo un itinerario quasi narrativo: il cortile interno, dove i glicini rampicanti e ogni sorta di fiore di stagione fanno da scenografia alla caffetteria creata per l’occasione, e poi il concept store, Nonostante Marras, aperto al pubblico tutto l’anno, dove si inaugurano mostre, si presentano libri e si svolgono iniziative culturali. Qui, in occasione del Fuorisalone, sono stati presentati i prodotti di alcuni brand di artigianato Made in Italy: le carte da parati di Wall&decò, che dal 2012 collabora con Marras, le ceramiche di Gatti, Vignoli e di Terrapintada, i manufatti della cooperativa tessile sarda Su Marmuri, le sculture in ferro battuto di Bam, l’arte dolciaria sarda di Anna Gardu e i prodotti cosmetici di Fedua Cosmetics e Serra&Fonseca.
“Accumuli” di oggetti carichi di significati e di storia trovano armoniosamente spazio in questa grande stanza finemente arredata, accanto alle collezioni dello stilista, i libri, i pezzi vintage e i quadri in mostra.

Più sotto, scendendo i gradini dal giardino esterno, lo showroom dello stilista algherese si è trasformato per sei giorni in un labirinto di fili di canapa tesi lungo tutto lo spazio circostante. I fili, incrociandosi fitti su più livelli in linee rette, hanno creato diverse finestre di spazi, a seconda del punto di vista da cui li si guardava. Al centro una fontana alimentata da un sistema di autopompaggio, formata da antiche brocche e contenitori posti uno sopra l’altro.

Labirinti e fili è un’installazione realizzata con 20 km di spago che ha voluto ricreare un ambiente naturale e primitivo dando nuovi significati contemporanei all’arte antica. A sorreggere i fili, “Le Terrecotte di Impruneta”, venti Totem di diverse altezze ottenuti assemblando e invertendo geometrie e dimensioni dei tradizionali vasi toscani. In questo scenario sono state esposte in anteprima le bottiglie in terracotta in edizione limitata, dipinte a mano da Antonio Marras nei toni del bianco, del nero e del Bordeaux, ora disponibili  anche su www.eligo.it e nelle migliori boutique internazionali.

E’ il terzo anno che lo stilista collabora con Eligo (che fino all’anno scorso era Segno Italiano) che ora diventa un progetto più evoluto e internazionale, un brand nato per divulgare la cultura artigianale italiana e per declinarla in progetti di interior design con la divisione interna Eligo Studio.

Il percorso si conclude nel “luogo dell’accoglienza e del ristoro di fine giornata”: l’ampia sala dedicata alle cene che hanno avuto luogo durante questa settimana atipica. Qui, tra pareti decorate e lampadari vintage, sono state allestite dallo stesso Marras tavolate finemente apparecchiate con porcellane, cristalli, fiori, posate d’argento, accanto alle stampe delle grandi foto in mostra di Daniela Zedda raffiguranti ritratti e paesaggi sardi. Un tuffo nel passato, un’atmosfera d’altri tempi che, assieme alla degustazione del menù artigianale sardo dello Chef Roberto Serra, ha reso la cena un momento più che speciale.

di Martina Valenziano

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