Saverio Moschillo sostiene la qualità del Made in Italy

Il Pitti Uomo presenta storie di aziende, storie di imprenditori, storie di italiani. Uno di loro è Saverio Moschillo, di recente passato da Richmond ad Husky, brand del quale da un paio di anni detiene il 100%.

Arriva trafelato, ma in un esplosione energica e dinamica di gesti, saluti e considerazioni sulle coincidenze dei treni che lo hanno fatto ritardare alla conferenza stampa. Giusto il tempo di un caffè e già inizia a parlare della nuova collezione uomo.

“La qualità non si inventa, si produce” ne è fortemente convinto Saverio Moschillo, che da sempre premia e sostiene il Made in Italy.

Quali sono gli obiettivi futuri e i numeri di Husky?

Moschillo: “Ora siamo a 6 milioni ma puntiamo entro quattro stagioni al traguardo dei 60 milioni”.

Un traguardo ambizioso.

Moschillo: “Quando si ha la professionalità si ha tutto, la qualità definisce il prodotto e in questo nessun couturier mi batte, noi abbiamo l’esperienza delle sarte, vere e proprie maestre, oggi tutti fanno tutto, ma non sempre ne sono capaci.”

Oggi tutti fanno tutto, quindi la specializzazione premia?

Moschillo: “Sì, la specializzazione premia; se si hanno capacità e basi solide il cliente si affeziona ad un prodotto che é fatto e pensato appositamente per lui, in questo modo il consumatore fidelizzato sceglierà sempre il nostro brand.”

Quali sono le novità della nuova collezione uomo?

Moschillo: “Abbiamo prodotto dei capi spalla in cachemire con finiture sartoriali e gilet imbottiti a contrasto rimovibili che diventano sotto giacca o, volendo, possono essere portati anche da soli. Si hanno così due pezzi in uno, con tasche profonde e scomparti per lo smartphone.”

Continua l’imprenditore irpino

Inoltre per i più giovani abbiamo ideato la versione in pura lana, imbottita al suo interno di tessuto ultraleggero; le maniche sono in felpa per abbracciare il trend dello streetwear. Un must have portabile nella variante sportiva durante il week end o una colazione informale.”

La produzione resta italiana?

Moschillo: “Certamente, produciamo tutto a Forlì, alla Falber.”

Ci dobbiamo aspettare novità anche per la donna?

Moschillo: “Stiamo sperimentando diversi progetti che vedrete sulle passerelle a Milano: ad esempio è in produzione un bomber in nylon con motivo a rombi agugliato in lana, colori a contrasto e dimensioni over. In programma anche una versione double-face del parka, che sarà di cachemire all’esterno e internamente di linciotto allevato e certificato, un’altra dimostrazione della versatilità e creatività che Husky porterà presto negli store.”

di Serena Torrese

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