Prada, la quiete dopo la tempesta

Lo sfondo è bianco come la tela di un pittore, all’inizio dell’opera. Se è  vero che l’arte e le sue rappresentazioni nascono da una ricerca, da una sorta di crisi interiore che un uomo inevitabilmente deve vivere, cosi’ anche la moda se la si considera una così alta espressione della mente “sapiens”.

Paragonabile alle linee semplici e nette di Mondrian, l’ultima sfilata di Prada ha messo in mostra un uomo basic, con addosso solo lo stretto necessario. Vuole coprisi privandosi di orpelli. Giusto, la moda non è solo eccesso, stravaganza e abbondanza: Miuccia Prada si rispecchia nel tempo attuale. Carestia, risparmio, limiti… così anche gli abiti Prada puntano alla concretezza, al minimalismo. Ed ecco che la matita dell’artista attua una vera e propria operazione di sottrazione, puntando su linee essenziali, pulite; decide di giocare solo con le geometrie degli orli, delle estremità che contrastano tra loro per colori diversi.

Il colore è,  infatti, l’unico elemento con cui si tracciano i dettagli: bordeaux, blu, senape, verde bottiglia sono solo alcune delle tonalità scelte, che abbinate opponendole, danno movimento alle “acque chete” degli outfit. Assistire alla kermesse è stato come essere di fronte a un nitido arcobaleno: del resto anch’esso, appare sempre quando il sole fa capolino dopo una tempesta.

Informazioni
www.prada.com

(di Lydia Cavaliere)

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