BOYY: tutte le sue nuove ed esclusive collaborazioni

BOYY: un brand dal design pulito e perfetto per qualsiasi outfit, capace di differenziarsi e far parlar di sé

BOYY è avanguardia. Già presentato precedentemente, il giovane brand, nato a New York nel 2006, è un’etichetta capace di unire design e innovazione. Grazie a passione e determinazione, la coppia fondatrice, Jesse Dorsey e Wannasiri Kongman, è riuscita a confermare BOYY come un rilevante marchio di lusso nella scena internazionale. D’altronde, Wannasiri ha sempre avuto una sfrenata passione per le borse, e Jesse, invece, oltre ad essere musicista, nutre un forte interesse per arte e design. 

Da non dimenticare è questo febbraio 2021: lo store BOYY in Rinascente Milano ha festeggiato il suo primo compleanno, completando un anno durante il quale interesse e ammirazione per i prodotti esposti (e lo spazio stesso) non sono certamente venuti a mancare dalla clientela locale e non.

Quasi tutti ormai conoscono, o meglio, riconoscono, gli accessori BOYY, grazie agli elementi caratteristici, come l’oversize buckle (fibbia ingrandita) o il piccolo tubo metallico, che completano prodotti di alta qualità e senza tempo. Le sorprese però non finiscono qui: BOYY ha recentemente presentato diverse collaborazioni con esclusivi partner internazionali, come Luisa Via Roma , Ounass e Net-A-Porter.

L’esclusiva capsule di BOYY x Luisa Via Roma racchiude tutto lo spirito della Riviera Italiana di fine anni ’60

5 maggio 2021. Luisa Via Roma ha avuto il grande onore di presentare in esclusiva la nuova capsule collection di BOYY. Attraverso il titolo scelto, “Riviera Italiana, fine anni ’60”, non solo viene rievocata una forte idea di estate e leggerezza, ma viene anche confermato il legame di Jesse e Wannasiri con il nostro Paese e, in particolare, con le nostre coste. 

Il buckle, uno degli elementi distintivi del brand, è in questo caso completamente ripensato e applicato attraverso minuziose cuciture a mano, fondendosi con i dettagli in rafia nella perfetta pelle italiana di vitello e canvas. Il risultato? Cinque borse e accessori must have per l’estate 2021.

BOYY x Ounass: 6 esclusivi accessori per l’online multi-brand di lusso

Il 10 Maggio, l’e-commerce Ounass, principalmente rivolto a una clientela del Medio Oriente, lancia con BOYY una capsule unica ed esclusiva. Sei bestseller dell’iconica linea “Buckle” vengono proposti nel colore sesamo e completati da fibbie e dettagli dorati. Le borse scelte per questa collaborazione sono Bobby 23, Bobby 18, Karl 19 e Romeo; non viene a mancare la piccola pelletteria con Bobby Surreal Soft e Buckle Travel Case.

BOYY x Net-A-Porter: la più recente collaborazione è già quasi sold out 

L’ultima collaborazione di BOYY è con Net-A-Porter, colosso internazionale del lusso online. Sono sei i prodotti esclusivi presentati, due dei quali, Karl  28 Shumai e Shoulder Box, nello specifico, nascono da un altro progetto di Dorsey e Kongman, BOYY Up. Qui è importante definire BOYY Up. Lo possiamo identificare come un approccio sperimentale che prevede la riduzione al minimo dell’impatto ambientale nella creazione di prodotti destinati a durare nel tempo (sito online www.boyyup.com). 

Sia la Wonton 20 che la Lotus 25 Ala sono realizzate in canvas color sabbia e abbinate a manici in pelle di vitello color “parmesan” e “carmine”. Due borse perfette per l’estate e soprattutto divertenti, grazie al loro elemento caratteristico: il piccolo tubicino in metallo posto sul manico sinistro. Tramite l’ingranaggio a rotazione, ha la capacità di aprirsi e creare un intreccio dei manici rendendoli unici nel loro genere. Completano la capsule, Tall Scrunchy Shoulder bag e Bobby 23 Soft nel vivace colore “poussin”.

Ogni capsule presentata racchiude una sua storia e una sua identità. Possiamo confermare che BOYY, oltre essere un brand timeless, è anche capace di rappresentare un’alternativa fresca e innovativa; la sua estetica singolare ha reso il marchio un punto di riferimento per chi, come Jesse e Wannassiri, necessita di differenziarsi dal mercato di oggi. 

di Giada Crivellari

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